Sergio Mattarella contro il Governo ed il premier Conte: il presidente della Repubblica è furioso per la gestione del decreto Rilancio, annunciato in pompa magna dalla maggioranza giallorossa ma, dopo sei giorni, ancora “fantasma”. Il testo sta facendo i conti con la macchina burocratica, che non permette di “sprigionare” i 55 miliardi destinati agli italiani in difficoltà – tra cassa integrazione e taglio dell’Irap – si tratterebbe solo di un problema tecnico, anche se alcune testate parlano di un nuovo scontro al Governo. La Verità, in particolare, parla di tensione sugli ecobonus al 110%.



Ma torniamo al capo dello Stato, che secondo Dagospia è arrabbiatissimo con l’esecutivo, in particolare con il giurista: il “poderoso” atto mirato a salvare l’Italia non è ancora finito sulla Gazzetta Ufficiale ed i tanti soldi promessi non sono stati messi in campo, nonostante l’emergenza economica che sta colpendo duramente le attività commerciali del Belpaese…



“MATTARELLA FURIOSO COL GOVERNO E COL PREMIER CONTE”

«Per il Capo dello Stato che il Decreto Rilancio sia stato annunciato in pompa magna da Conte senza la sua firma è uno sgarbo. Di più: un’offesa (ricordate: Sergio è nato a Palermo). Va bene firmarlo il giorno dopo ma qui di giorni ne sono passati ben 6!», spiega Dagospia, che poi mette nel mirino la costante presenza della burocrazia, «un antico bubbone di questo paese».

Tensione tra Quirinale e Palazzo Chigi in un momento assai delicato, che giunge dopo le voci sulla volontà del presidente della Repubblica di affidarsi ad un governo di coesione nazionale, magari guidato da Mario Draghi. In attesa di conferme o smentite – le prime difficilmente, le seconde con qualche possibilità in più – non ci resta che attendere il dl Rilancio…