Intervento del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, visto il clima di tensione di queste ultime settimane nel governo. “Due mesi fa si è conclusa una lunghissima campagna elettorale. Regionali, Comunali, Europee. Questo ha prodotto divergenze, contrapposizioni forti tensioni fra le forze politiche e anche all’interno dei confini della maggioranza”. Il capo dello stato ha parlato durante la tradizionale cerimonia del Ventaglio, che di fatto chiude i lavori in vista delle vacanze estive, per mandare appunto un messaggio alla politica e ai suoi protagonisti. Un messaggio, come ricorda Repubblica, “di preoccupazione per il clima pessimo che si respira”, alla luce della questione del Russiagate (i presunti fondi che la Lega avrebbe ricevuto dalla Russia), ma anche di altre vicende di scontro come la Tav, il treno ad alta velocità che da sempre divide Lega e M5s, nonché l’Autonomia di Lombardia e Veneto.
MATTARELLA “MAGGIORE COLLABORAZIONE NELLA MAGGIORANZA”
“Altre campagna regionali si prospettano – ha proseguito Mattarella – va tenuto presente che le istituzioni di governo della Repubblica hanno bisogno di un clima che lungi dalla conflittualità sia di fattiva collaborazione per potere assumere soluzioni sollecite e tempestive in tutte le dimensioni”. Il presidente della Repubblica si sente quindi di ricordare che “il Quirinale non compie scelte politiche che competono alle forze politiche in Parlamento. Il presidente della Repubblica è arbitro, garantire della rete istituzionale”, un arbitro, prosegue lo stesso capo dello stato, che non può non richiamare al senso delle istituzioni, con i suoi obblighi, doveri e limiti. Mattarella parla anche dell’Europa, argomento che gli sta a cuore, e dei rapporti con l’Ue, rientrati dopo l’aver evitato la procedura d’infrazione “È stata una scelta saggia – ricorda – quella di mantenere con le istituzioni di Bruxelles un rapporto costruttivo di confronto dialogante”. Quindi, conclude il presidente, “emerge con forza l’esigenza e l’importanza capitale nel non essere isolati, non c’è futuro al di fuori dell’Unione Europea”.