In vista dell’inizio della nuova edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli (Rimini, Fiera Vecchia, dal 18 al 23 agosto) il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato un messaggio al Presidente della Fondazione Meeting Bernard Scholz: «Questa quarantunesima edizione del Meeting si svolge mentre la terribile pandemia semina sofferenze e morte a ogni latitudine, facendo irruzione nella nostra storia e costringendoci a un rallentamento, purtroppo con pesanti conseguenze economiche e sociali». Per Mattarella l’Italia intera è chiamata alla ripartenza “diversa” rispetto al pre-Covid, serve «maggiore qualità, con più forte coscienza di comunità, con un nuovo sviluppo che rispetti la natura e superi le discriminazioni sociali»; per questo, scrive ancora il Capo dello Stato, gli organizzatori del Meeting si sono dimostrati all’altezza della sfida presentando un’edizione speciale in cui «ancora una volta, accresceranno il patrimonio culturale e le occasioni di confronto nel Paese, e rappresenteranno per le tante comunità di riferimento un momento importante di fraternità e di crescita». Nel rivolgere a tutti i promotori, volontari, relatori e ospiti gli auguri più sinceri per un buon Meeting di Rimini 2020, Mattarella commenta il tema del titolo di quest’anno “Privi di meraviglia restiamo sordi al sublime“: «scelto prima che comparisse il virus e tuttavia costituisce uno stimolo, quanto mai appropriato, per riflettere su quanto avvenuto e per avviare l’opera di ricostruzione. Questa non può attendere e ha bisogno, al tempo stesso, di profonda idealità, di ampia visione, di grande concretezza».



“LE SFIDE PER IL RILANCIO DEL PAESE”

Nell’accorato messaggio dal Quirinale al Meeting di Rimini, il Presidente Sergio Mattarella sottolinea come il vero rilancio del sistema Paese sia possibile solo se «accanto al legittimo gioco degli interessi, si manifesta capacità progettuale, tendenza allo sviluppo integrale della persona, impegno per la crescita di umanità che sconfiggano spinte alla chiusura, al risentimento, all’avversione, che condurrebbero invece al fallimento». Qui Mattarella ricorda come il Meeting, fin dalle sue origini 41 anni fa, ha guardato «l’orizzonte europeo come tratto decisivo del nostro futuro. Cogliere il cambiamento, di cui l’Unione europea è stata capace nella risposta alla pandemia e nel progettare la ripartenza, è oggi la premessa di un rilancio dell’Italia. Il nostro Paese ha dato prova, ancora una volta, delle sue energie morali e civili e soltanto nell’integrazione e nella solidarietà europea può costruire un domani adeguato per i suoi figli». Nel passaggio finale del messaggio per l’imminente inizio della kermesse riminese, il Presidente della Repubblica ribadisce l’impegno economico, sociale e culturale del Meeting come possibilità per tutti di poter contribuire: «Le istituzioni anzitutto e l’intera società, con le sue forze economiche e le sue preziose autonomie sociali. Questo è il percorso – conclude Mattarella – per colmare i ritardi e rendere più saldi l’Italia e l’avvenire delle sue giovani generazioni».



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