150 anni fa nasceva Maria Montessori, famosa in tutto il mondo per il suo “metodo”: come ha sottolineato il Presidente Mattarella, «La sua umanità, i suoi studi, la sua coraggiosa esperienza di educatrice, hanno impresso un segno profondo nelle scienze pedagogiche e indicato orizzonti nuovi per la scuola, a beneficio di milioni di giovani in ogni parte del mondo, che hanno potuto e saputo accrescere in piena libertà la loro personalità». Tra le personalità più disparate che hanno seguito nel loro percorso di crescita il metodo Montessori si segnalano il n.1 di Facebook Zuckerberg e il patron di Amazon, Jeff Bezos, ma anche Bill Gates, Garcia Masquez, Mario Draghi e financo Beyoncé: «Il pensiero montessoriano pone al centro del sistema educativo il bambino come essere completo, capace di sviluppare energie creative e possessore di disposizioni morali, che l’adulto ha ormai compresso dentro di sé rendendole inattive», celebra la figura di Maria Montessori oggi in prima pagina il Wall Street Journal, «il principio cardine è la libertà dell’allievo purché essa favorisce la creatività del bambino già presente in natura». È infatti dalla libertà che nasce la disciplina e l’attenzione, non dall’autoritarismo spesso (più nel passato, va detto) presente negli ambienti scolastici prima della nascita di Maria Montessori.



IL MESSAGGIO DI MATTARELLA PER I 150 ANNI DA NASCITA MONTESSORI

Secondo il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella la scuola è la vera risorsa che segna la “cifra” di una ripresa consistente della comunità nazionale: in occasione del 150esimo anniversario della nascita di Maria Montessori, uno dei simboli dell’educazione e scuola del Novecento, il Capo dello Stato ha scritto nel suo messaggio istituzionale «La comunità della scuola è risorsa decisiva per il futuro della comunità nazionale, proprio in quanto veicolo insostituibile di socialità per i bambini e i ragazzi: ne comprendiamo ancor più l’importanza dopo le chiusure imposte dalla pandemia. Esempi come quello di Maria Montessori esortano ad affrontare efficacemente le responsabilità di questo momento difficile». Nel segno di quel particolarissimo “metodo”, Mattarella ribadisce «negli anni più duri del Novecento Maria Montessori è riuscita a infrangere antichi pregiudizi, dimostrando la irragionevolezza di metodi di insegnamento basati sull’autoritarismo e contrastando pratiche di emarginazione ai danni di chi era sofferente o veniva considerato diverso, aprendo la strada a un percorso di crescita dei bambini basato sulla piena espressione della loro creatività, nella formazione responsabile alla socialità».



MATTARELLA, IL “PRESSING” SUL GOVERNO

La storia e la vita di Maria Montessori, chiosa il messaggio del Capo dello Stato, «è stata anche simbolicamente una storia di libertà, di intelligenza, di creatività femminile. Sono tante le insegnanti, le educatrici, le operatrici scolastiche che continuano oggi a impegnarsi con la medesima passione». Con questo messaggio nel giorno montessoriano il Presidente Mattarella torna a far presente – con evidente richiamo indiretto al Governo Conte – la necessità che la scuola non solo possa ripartire ma che lo si debba fare nella più assoluta sicurezza e chiarezza. Oggi è in programma il decisivo incontro tra Stato, Regioni e Enti Locali (Conferenza Unificata alle ore 19, ndr) per dirimere uno dei nodi più importanti, quello dei trasporti: i presidi ipotizzano una autocertificazione dei genitori per i minori mentre gli infermieri si propongono in 9.000 per presidiare ogni plesso scolastico e verificare l’applicazione delle misure anti-Covid. Nel frattempo partiranno domani in alcuni casi con la presenza stessa, in molti altri ancora con la Dad, i corsi di recupero per milioni di studenti: un iniziale banco di prova verso il 14 settembre, con purtroppo ancora tanti dubbi per nulla chiariti e definiti.

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