I risparmi degli italiani possono aiutare il Paese nella ripartenza. Ne è convinto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenuto in occasione della Giornata Mondiale del Risparmio con un messaggio a Francesco Profumo, Presidente dell’Associazione di Fondazione e Casse di Risparmio SpA. «Questa Giornata si tiene durante una crisi profonda, che richiede misure urgenti per salvaguardare il presente e, soprattutto, il futuro della nostra società», la premessa del Capo dello Stato. «Il risparmio, tradizionale patrimonio del nostro Paese – la cui tutela è sancita dalla Costituzione – può concorrere alla ripartenza», ha poi spiegato Mattarella. Secondo il Presidente della Repubblica, «la grave situazione economica e le preoccupazioni per la diffusione dei contagi hanno indotto un sensibile aumento del tasso di risparmio di famiglie e imprese». Si tratta di risorse che, «se adeguatamente utilizzate, potranno contribuire a sostenere una rapida ripresa di consumi e investimenti, una volta domata la pandemia e ridotta l’incertezza sulle prospettive future». E non a caso si parla di patrimoniale…
“RISPARMI AIUTO PER RIPARTENZA” E SULLA PATRIMONIALE…
«È indispensabile creare le condizioni utili a ristabilire un clima di fiducia», evidenzia il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ma le parole del premier Giuseppe Conte non inducono all’ottimismo. «Stiamo facendo sforzo incredibile per non creare nuova tassazione». Secondo quanto riportato da il Giornale, sta crescendo il rischio di una patrimoniale. In Spagna il primo ministro Sanchez ha introdotto una mini-patrimoniale, aumentando le aliquote Irpef sui redditi alti e aumentando le imposte sui capital gain oltre a varie tasse green. C’è chi nella maggioranza vorrebbe seguire l’esempio spagnolo, a partire da Leu. L’ipotesi è di aumentare l’aliquota del 26% sui capital gain, dividendi e cedole delle obbligazioni, oltre che sulle imposte sostitutive sul valore dei fondi pensione. Queste tasse l’anno scorso hanno determinato un gettito di oltre 10 miliardi di euro, quindi si potrebbe recuperare almeno un miliardo aumentandole. Invece altri 4 miliardi potrebbero essere recuperati con la reintroduzione dell’Imu sulla prima casa o rimodulando gli estimi catastali. Ma pure le imposte indirette offrono margini di manovra: potrebbero essere ritoccate le imposte di bollo, in primis quella sui conti correnti o sulle successioni e donazioni che hanno generato solo 766 milioni di euro.