MATTEO BASSETTI PASSA ALL’ATTACCO: “DENUNCIO TUTTI 123 MEDICI CHE MI ATTACCANO”

Matteo Bassetti non ci sta e passa all’attacco: dopo essere stato denunciato all’Ordine da 123 medici che gli contestano le tesi su vaccini e pandemia Covid, l’infettivologo direttore delle Malattie Infettive presso l’Ospedale San Matteo di Genova conferma quanto già sostenuto negli scorsi giorni. «A fronte delle violente aggressioni mediatiche subite negli ultimi mesi, e della campagna oltremodo diffamatoria che persiste a offendere la mia reputazione e la mia professionalità, ho deciso di affidare ad un collegio difensivo – composto dall’avvocato Rachele Selvaggia De Stefanis del Foro di Genova e dall’avvocato Gian Filippo Schiaffino dello Studio Legale AMTF del Foro di Milano – la tutela dei miei diritti e della mia immagine»: così si legge nel lungo post sui social diffuso mercoledì 26 luglio sera.



In particolare il professor Bassetti si riferisce alla segnalazione avanzata presso l’Ordine dei Medici da 123 dottori che contestano la professionalità dell’infettivologo divenuto celebre durante gli anni dell’emergenza Covid: «sul mio conto informazioni false e volutamente denigratorie, da me già radicalmente smentite a mezzo di uno scritto formalmente depositato all’Ordine nella giornata di ieri, ove ho esaminato e sconfessato ogni addebito ivi contenuto». Bassetti però rincara la dose e sottolinea come le accuse «gratuite ed infondate quotidianamente rivolte al sottoscritto» hanno assunto una portata tale da non poter più essere tollerate.



NUOVO CAOS SULL’INFETTIVOLOGO BASSETTI DOPO UN POST SU FACEBOOK

Per questo motivo assieme al suo nuovo pool di avvocati, il professor Matteo Bassetti si dice intenzionato a non limitarsi a rendere le dovute spiegazioni all’Ordine: serve anche «intraprendere tutte le azioni che si renderanno necessarie, avanti alle opportune sedi, al fine di ribadire la correttezza delle mie azioni e l’integrità del mio operato, come uomo e come professionista». Il team di avvocati sta inoltre valutando di agire non solo contro i 123 medici che attaccano Bassetti ma anche coloro che hanno riportato le loro tesi contro l’infettivologo ligure.



Scrive ancora il medico sui social: «I miei avvocati stanno dunque valutando di agire non soltanto nei confronti dei firmatari dell’esposto, ma anche nei riguardi di tutti coloro che, con cadenza ormai quotidiana, persistono a recepire in modo acritico le (false) informazioni contenute nella segnalazione. Dette azioni si rendono necessarie al fine di ripristinare non soltanto la professionalità del sottoscritto, bersaglio di continue offese destituite di ogni fondamento, ma anche a tutela della collettività e della libertà di informazione, parimenti lese dalle notizie false e ingannevoli riportate su diverse testate giornalistiche». Nel frattempo un nuovo “caso mediatico” si abbatte sul professor Bassetti dopo l’ultimo post su Facebook dove in una vignetta vengono raffigurate diversi gruppi – no vax, no mask, no green pass, negazionisti climatici, etc… – in piedi di fronte al cartello inquietante “Arbeit macht frei” all’ingresso di Auschwitz. Il testo lascia poco spazio all’immaginazione: «La libertà di opinione non rende liberi». Immediata la “tifoseria” sui social schierata pro o contro Bassetti, con questi ultimi che addirittura parlano di “apologia del nazismo” sottolineando come sia «preoccupante che una figura di alto livello che influisce sulle élite governative pubblichi un post del genere».