Matteo Bassetti, direttore della clinica di Infettivologia presso l’ospedale policlinico “San Martino” di Genova, è intervenuto nella serata di lunedì 23 agosto 2021 ai microfoni della trasmissione televisiva di Rete 4 “Stasera Italia”, condotta da Veronica Gentili. Il professore, nel corso della diretta, ha commentato ancora una volta la campagna vaccinale nel nostro Paese: “Io parlo da medico, ovviamente. Sto subendo critiche e minacce come se fossi un politico, ma sono un medico e, in quanto tale, non vorrei più vedere gli ospedali pieni di persone non vaccinate. Se ad oggi ci sono persone che non si sono ancora vaccinate con tutto quello che la struttura commissariale ha fatto, ritengo che il passaggio successivo sia evidentemente di rendere il vaccino obbligatorio”.
L’esperto ha espresso il desiderio di disporre del maggior numero possibile di persone vaccinate e, per centrare questo fondamentale traguardo nel breve periodo, occorre “trovare il modo di farle vaccinare: o stringendo ancora di più le maglie o rilasciando il Green Pass solo a chi ha fatto la malattia ed è guarito e a chi si è vaccinato, eliminando l’opzione del tampone a pagamento”.
MATTEO BASSETTI: “A OTTOBRE-NOVEMBRE TERAPIE INTENSIVE PIENE DI NO VAX”
Bassetti, nel prosieguo della sua apparizione televisiva, ha commentato l’attuale momento di stasi nel plateau vaccinale: “Dispiace che gli italiani si siano fatti più convincere dalle pizze e dagli stadi rispetto alla pandemia vissuta da un anno e mezzo a questa parte. C’è ancora chi nega il virus e gli effetti dei vaccini, che mi paiono talmente evidenti dai numeri… Sono lapalissiani, lampanti: non vederli vuol dire essere negazionisti dell’evidenza”.
A questo punto, la palla passa alla politica: “I medici si sono riuniti per provare a fare in modo che i vaccinati aumentino e, personalmente, non vorrei avere i reparti di terapia intensiva pieni di no vax tra ottobre e novembre. Di 100 persone che entrano oggi in ospedale, nella media complessità, almeno 4 entrano per problemi diversi dal Coronavirus. Oggi non possiamo non essere tutti a favore del vaccino”.