Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’ospedale policlinico “San Martino” di Genova, è intervenuto ai microfoni del contenitore “Un Giorno da Pecora”, in onda su Rai Radio1, per commentare il quadro sanitario che attualmente si presenta agli occhi dei medici di tutta Italia. Uno scenario non certo roseo, complice l’irruzione di forza sulla scena nazionale dell’influenza australiana, che sta colpendo a raffica i cittadini del Belpaese e confermando ciò che gli esperti del settore temevano, vale a dire la perdita della memoria immunologica avvenuta in seguito ai lockdown degli ultimi due anni, nei quali, sostanzialmente, l’influenza non ha circolato ed è stata soppiantata dal virus SARS-CoV-2.
Il picco dell’influenza, ha asserito in diretta Matteo Bassetti, si paleserà in occasione delle vacanze natalizie, “tra Natale e Capodanno. La curva di crescita sta salendo in maniera impressionante, quasi a 90 gradi, in verticale. Un’influenza così non la vedevamo dal 2009 e comunque oggi rischiamo di avere ancora più casi”.
MATTEO BASSETTI: “INFLUENZA? SE CONTINUA COSÌ, A NATALE IL SISTEMA SANITARIO SARÀ PARALIZZATO”
Nel prosieguo della sua intervista ai microfoni di Rai Radio1, l’infettivologo Matteo Bassetti ha provato a immaginare cosa potrebbe accadere nelle prossime settimane, qualora il trend relativo ai contagi influenzali dovesse continuare ad attestarsi sugli odierni livelli o, peggio ancora, dovesse far registrare un ulteriore ritocco verso l’alto.
“Se continua così – ha chiarito Matteo Bassetti – a Natale sappiamo già che cosa succederà: i medici di medicina generale faranno giustamente qualche giorno di vacanza, gli ospedali saranno in crisi anche per altre situazioni… Se ci mettiamo l’influenza e un po’ di Covid, il rischio è di una paralisi completa”. Ecco allora che, per scongiurare tale eventualità, serve anche un aiuto collettivo da parte della cittadinanza italiana, con l’utilizzo delle mascherine negli spazi chiusi (non più obbligatorio, ma nelle ultime settimane consigliato dai medici proprio in virtù della crescita esponenziale dei casi influenzali) e l’igienizzazione frequente delle mani.