Matteo Bassetti torna a parlare delle polemiche sui vaccini contro il Covid, smentendo la fake news che vorrebbe essere stati somministrati agli anziani senza sperimentazione. Ospite di Zona Bianca, programma di Rete 4, l’infettivologo spiega che “il vaccino non è iniziato in Italia, il 9 dicembre si è iniziato a vaccinare in Inghilterra, il 15 dicembre 2020 negli Stati Uniti e si è basato su quelle che sono state le sperimentazioni” effettuate in precedenza.



Per Matteo Bassetti, Direttore della Clinica Malattie Infettive presso l’Ospedale Policlinico San Martino di Genova, “il problema è che se le sperimentazioni le legge chi le fa il giornalista o tutt’altro, non è in grado di capire come si fanno le sperimentazioni sui volontari sani e chi si comprende nelle sperimentazioni”. Spiega quindi che per il vaccino contro il Covid “l’età media era di cinquant’anni, quindi si è detto: voi avete autorizzato un vaccino senza aver avuto un’esperienza sugli anziani. Però nel momento in cui era stato autorizzato quel vaccino avevamo mille morti al giorno con un’età media di settant’anni”. E allora si chiede: “quindi avremmo dovuto fare un’ulteriore sperimentazione sugli anziani, aspettando magari un anno e facendo morire centinaia di migliaia di persone?”.



Matteo Bassetti “c’è gente che marcia sui vaccini, sono balle che fanno male ai pazienti”

Matteo Bassetti, in collegamento con Zona Bianca su Rete 4, ha sottolineato che “in tutto il mondo, non solo in Italia, si è iniziato a vaccinare gli operatori sanitari, gli anziani e i più fragili perché erano quelli che il Covid colpiva di più. Quindi noi italiani non è che abbiamo fatto una cosa diversa dal resto del mondo”. E si scaglia con un’accusa: “in Italia è evidente che c’è gente che sul vaccino e contro i vaccini ci marcia, ci vende copie di giornali e ci fa audience. Questa serie di balle fanno male a tutti, a partire dai pazienti”.



Matteo Bassetti vuole inoltre precisare che “nessuno ha mai detto che i vaccini non hanno effetti collaterali” in quanto “ogni farmaco dal più semplice al più complesso ne ha. Dopodiché bisogna andare a studiarli, comprendere qual è la relazione con la somministrazione e capire quali sono i veri effetti collaterali” dovuti appunto al farmaco somministrato e non per esempio ad altre cause o concause. In merito ai dati sugli effetti collaterali Bassetti invita a credere “a quelli che sono i report degli organismi deputati al controllo degli effetti collaterali” anziché ai documentari e ai dati diffusi dai cosiddetti no-vax.