Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive dell’ospedale policlinico “San Martino” di Genova, è intervenuto ai microfoni di “Storie Italiane” nella mattinata di oggi, lunedì 28 febbraio 2022. In particolare, l’esperto ha fatto chiarezza circa le informazioni relative alla quarta dose: “La faremo a chi è immunodepresso, ma non troppo a ridosso della terza. Ragionevolmente il periodo sarà tra i 4 e i 6 mesi, come avvenuto per il booster. Il discorso è diverso per tutti gli altri. Oggi è prematuro dire quando sarà fatta la quarta dose: non sappiamo il timing, né se sarà aggiornata rispetto alle varianti”.
Gli ha fatto eco Fabrizio Pregliasco, virologo della “Statale” di Milano: “Anche in termini di accettazione e di organizzazione non sarà facile somministrare la quarta dose e presumibilmente verrà prospettata la stessa strategia dell’influenza. Minacce da parte dei no vax? Proseguono, queste persone continuano a esporsi anche con i numeri in chiaro. Ci sono un’invidia sociale e una negatività che non mi aspettavo all’inizio di questa storia”.
MATTEO BASSETTI: “CONTINUO A DENUNCIARE, NON MI FERMERÒ!”
Un discorso al quale si è agganciato Matteo Bassetti, il quale ha evidenziato quanto segue: “I vaccini e la pandemia non c’entrano nulla, siamo di fronte a fenomeni di odio sociale, per cui se qualcuno come Pregliasco, il sottoscritto o altri arrivano ad avere visibilità mediatica perché hanno fatto un certo tipo di carriera, immediatamente sono additati come raccomandati, mafiosi, membri di chissà quali altri poteri”.
Poi, spazio a una dichiarazione “forte”: “Ad oggi sono arrivato a 120 denunce fatte alla Procura della Repubblica e non mi fermerò. Non mi basta una letterina di scuse come quella che mi ha recapitato qualcuno, io andrò fino all’ultimo grado di giudizio. Se c’è da portare via la casa a qualcuno, io gliela porterò via, poi devolverò tutto in beneficenza. Spero che la magistratura faccia sentire che qualcuno dalla nostra parte c’è. Le attività investigative sono state fatte molto bene dalla polizia postale e dagli inquirenti, ma non c’è ancora stato alcun processo: io mi auguro che presto si possa arrivare a questo, così che possa fungere da esempio (e da deterrente, ndr). Da quando è iniziata la campagna vaccinale nel dicembre 2020, ricevo ogni giorno minacce di tutti i tipi attraverso qualsiasi canale”.