Preoccupazione per l’aumento di casi positivi in Italia, prosegue il dibattito sulle misure da adottare per contrastare il rialzo. Uno dei dossier più dibattuti è quello legato alla quarantena Covid, Matteo Bassetti ha detto la sua in un post pubblicato sui social network…
Su Instagram, infatti, Matteo Bassetti ha spiegato:“Dopo gli USA, anche alcuni paesi europei hanno ridotto la quarantena dei positivi asintomatici a 5 giorni. Dobbiamo farlo anche noi. E anche rapidamente. Con milioni di positivi asintomatici rischiamo di chiudere in casa gente che non trasmette il virus a nessuno. Vediamo se ascoltano al Ministero…dubito”.
Matteo Bassetti: “Rimettere lo smart working sarebbe un grave errore”
Intervenuto ai microfoni di Adnkronos Salute, Matteo Bassetti ha fatto il punto della situazione sulla campagna vaccinale ed ha sottolineato che sarà possibile togliere tutte le restrizioni con un milione/milione e mezzo di vaccinati: “Non esiste più che devi metterti la mascherina o che non puoi andare allo stadio al 100%. A quel punto si conviverà al 100% con il virus e si tornerà a fare la vita di prima”. L’infettivologo, poco dopo, ha bocciato l’ipotesi di un ritorno al lavoro da casa per i dipendenti pubblici e privati per contrastare l’aumento di infettati: “Rimettere lo smart working sarebbe un grave errore perché noi dobbiamo ora necessariamente andare verso la convivenza” con il virus. Adesso basta strette, non vorrei tornare indietro – l’analisi di Matteo Bassetti – Oggi che abbiamo l’85% di gente vaccinata e che il Covid nel 90% dei casi è un raffreddore, che facciamo torniamo allo smart working? Sono un po’ scettico”.