Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie Infettive del Policlinico “San Martino” di Genova, è intervenuto in collegamento audiovisivo ai microfoni di “Mattino Cinque News” nella mattinata di oggi, lunedì 26 dicembre 2022. L’infettivologo ha commentato la situazione attuale connessa alla pandemia di Coronavirus e alla diffusione dell’influenza in Italia, anche in vista del cenone di Capodanno: “Ormai ci siamo vaccinati e sappiamo per il Covid e per l’influenza di essere protetti dalle forme più impegnative, ossia quelle che fanno finire in ospedale. Dopodiché, se hai raffreddore, mal di gola e febbre e devi comunque andare al cenone, vacci con una mascherina. In questo modo tuteli gli altri”.



Matteo Bassetti ha invece allontanato l’opzione “tampone per tutti”: “Non vedrei bene un cenone a cui partecipano tutti con la mascherina, perché finiremmo per scadere nel ridicolo. Fare il tampone tutti? Per fare cosa? Per giocare all’allegro virologo? Io eviterei… Con Omicron e Cerberus fino al 60% dei tamponi può essere negativo. Attenzione, quindi, perché buttiamo via anche dei soldi. Usciamo dalla logica in cui tutti hanno fatto i dottori, sapendo che il virus del Covid è in picchiata da noi, mentre quello dell’influenza sta decollando. Dobbiamo vivere tutto con un po’ più di tranquillità”.



MATTEO BASSETTI: “QUEST’ANNO IL COVID È IN MINORANZA RISPETTO AGLI ALTRI VIRUS”

Nel prosieguo di “Mattino Cinque News”, il professor Matteo Bassetti ha precisato che la richiesta di maggior serenità è legata al fatto che, mentre l’anno scorso il Covid era padrone indisturbato della scena, tra tutte le infezioni respiratorie, quest’anno “è in minoranza rispetto agli altri virus. Oggi ci sono altri microrganismi che non vengono intercettati dal tampone anti-Covid, ovviamente, dunque farlo per un po’ di raffreddore è inutile”.

Infine, Matteo Bassetti ha ricordato le regole auree: indossare la mascherina in caso di sintomi o di contatti con persone fragili, lavare le mani con accuratezza. “Si tratta di cose che avremmo dovuto imparare in questi due anni e mezzo”, ha spiegato il virologo.