Nel corso della puntata di “Quarta Repubblica”, andata in onda nella serata di ieri, lunedì 31 agosto 2020, su Rete 4 e condotta da Nicola Porro, quest’ultimo ha interpellato in qualità di ospite il professor Matteo Bassetti, direttore della clinica Malattie Infettive dell’ospedale “San Martino” di Genova, esordendo con una domanda rivolta proprio a uno dei volti che gli italiani hanno imparato a conoscere di più in questi mesi contrassegnati dalla pandemia: “Un contagiato da Coronavirus non è un malato. Dottore, io sono un negazionista?“. Un quesito diretto e privo di troppi giri di parole, per giunta pervenuto da una persona che il Covid-19 l’ha sperimentato sulla propria pelle, quale Nicola Porro, che ha ampiamente documentato la propria quarantena nelle scorse settimane sui social network, aggiornando i suoi follower puntualmente e dilettandosi anche ai fornelli.
MATTEO BASSETTI: “LEI NON È UN NEGAZIONISTA”
La risposta di Matteo Bassetti all’interrogativo formulato da Porro è stata la seguente: “Lei non è un negazionista. Se facesse l’esame di malattie infettive con me, probabilmente lei prenderebbe 30. La prima cosa che dico a lezione è la differenza tra portatore sano e malato, due cose che viaggiano su binari separati. Un conto è il contagiato asintomatico, che può trasmettere meno del sintomatico ma non ha i sintomi e un conto è il sintomatico con la malattia manifesta”. Poi, Bassetti ha sottolineato che “a marzo emergeva la puntina dell’iceberg, oggi intercettiamo molto precocemente il Coronavirus e stiamo tirando fuori il tanto che ieri era sommerso. Abbiamo delle mutazioni benigne nel virus, chi lo nega al letto dei malati non c’è andato”. Per quanto riguarda il nuovo incremento dei casi in Italia nelle ultime settimane, l’infettivologo ha sottolineato: “Se lei butta 1000 reti nel mare, il numero di pesci che tira su sarà molto elevato e così è per i positivi quando si fanno più tamponi”.