MATTEO BERRETTINI E LA SCELTA DI UMBERTO FERRARA
Che Matteo Berrettini avesse assunto Umberto Ferrara come preparatore atletico per il suo team era già noto dalla metà di novembre: solitamente notizie come queste passano inosservate al grande pubblico, ma all’epoca aveva suscitato qualche clamore perché, come ormai sappiamo, Umberto Ferrara aveva lavorato per Jannik Sinner e non solo, si tratta del preparatore atletico entrato direttamente nella vicenda Clostebol che ha colpito il numero 1 del ranking Atp. Licenziato ad agosto insieme a Giacomo Naldi, il fisioterapista reo di aver praticato il massaggio incriminato a Indian Wells, Ferrara è tornato in pista come già riportato, e ha iniziato a lavorare con Berrettini.
Lo stesso romano, intervistato dal Corriere della Sera, ha risposto alle critiche che gli sono piovute addosso: ma come – sintetizziamo il pensiero di molti – si mette in casa il responsabile, o uno dei responsabili, della sospensione di Sinner? Mentre l’altoatesino dovrà stare fermo tre mesi, come da accordo raggiunto con la Wada, Ferrara affianca Berrettini: qualcuno la vede come una contraddizione, per rimanere sul morbido. “Umberto è un professionista serio, l’ha detto anche Jannik”: così Berrettini, che ha poi detto di Ferrara che ha commesso un errore e ha pagato, che può succedere a tutti. E ancora: “Sono convinto che possa aiutarmi nella mia crescita”.
BERRETTINI DIFENDE FERRARA E PARLA DI SINNER
Matteo Berrettini ha poi rivelato di aver scelto Umberto Ferrara a seguito di riflessioni e pensieri, come sempre accade nella decisione di assumere qualcuno nel suo team; le cose non sono cambiate nel caso dell’ex preparatore di Sinner, e pazienza se qualcuno si stupisce o si arrabbia. “Sinceramente ho smesso di preoccuparmi di quello che pensa la gente tempo fa” ha chiuso Berrettini che, in maniera anche elegante, ha archiviato la questione, giustamente preoccupato di come proseguire il suo percorso di crescita e ritorno in grande stile dagli infortuni, e non certo per quanto accaduto in passato con Ferrara e Sinner.
A proposito: riguardo il connazionale, collega di tennis e amico, Berrettini è stato abbastanza laconico sostenendo che “paga un errore ed è un momento duro per lui, non ho dubbi che tornerà più forte”. Non ci sono commenti volti a scagionarlo, anche qui ci sentiamo di dire che Matteo sia stato equilibrato nelle sue dichiarazioni, magari scontentando – ancora – chi avrebbe gradito una presa di posizione più netta in favore di Jannik: “Non faccio l’avvocato e non ho i dettagli”. Sinner tornerà a giocare, Berrettini sarà il primo a esserne felice ma innanzitutto deve pensare a se stesso e alla sua carriera.