E così Matteo Berrettini “segue” la scia di Fognini e si impone negli Atp 1000 Shanghai guadagnandosi gli ottavi di finale dopo un ottimo 6-3; 6-3 contro Cristian Garin, numero 32 del ranking ma che lo aveva sconfitto quest’anno in finale a Monaco. Ora invece è vendetta personale, con il tennista romano che prosegue nel suo gioco “tritatutto” e prosegue con speranze importanti verso le Finals di Londra di metà ottobre. Già, è proprio quell’incredibile ma alla portata obiettivo che sta tirando la volata al buon Berrettini: così come Fognini, il tennis azzurro spera di ritornare a vedere un italiano tra gli 8 migliori al mondo. Sul cemento cinese il numero 13 Atp ha mostrato ancora una volta un tennis solido, l’abilità di variare schemi all’interno dello stesso game e la fame necessaria per comandare sempre nello scambio contro il buon Garin.
BERRETTINI “COPIA” FOGNINI: SOGNO ITALIA PER LE FINALS
A questo punto Matteo Berrettini attende il vincente tra Roberto Bautista Agut (numero 10 del ranking ed 8 del seeding) e l’americano Reilly Opelka per poterli sfidare agli ottavi di Shanghai domani; il tennista romano segue così l’impresa fatta ieri da Fognini che ha schiantato in più di tre ore il redivivo Andy Murray con colpi spettacolari e liti tipicamente “alla Fogna”. Con medie di velocità intorno ai 200 km/h sulla prima di servizio, ben 11 ace in un’ora e 11 di gioco, Berrettini non sembra essere da meno al tennis tutto fosforo e resistenza del ligure numero 12 al mondo; al netto del percorso agli Atp di Cina, il vero obiettivo per entrambi restano le Finals alla O2 Arena di Londra tra un mesetto e per farlo la sfida è ancora lunga (c’è anche l’ultimo 1000 disponibile a Paris Bercy). Al momento, al netto dei primi 5 già qualificati (Nadal, Djokovic, Federer, Medvedev, Thiem) la sfida è apertissima dal sesto fino al 13esimo posto per quei tre ultimi posti disponibili per il torneo dei Maestri. Ad oggi Berrettini dista solo 5 punti dall’ottavo posto – l’ultimo utile – di Goffin ma nelle prossime gare sia il belga che Zverev potranno avanzare e guadagnare punti, tanto quanti Fognini e Matteo Berrettini. La distanza però è minima (Fogna a 2145, Berre a 2275) e le partite da giocare ancora tantissime: quel che è certo è che il sogno continua e all’Italia non resta che tifare.