Matteo Berrettini mania in Italia dopo il successo del tennista azzurro nel torneo su erba in quel di Stoccarda. Ma se è vero che l’appetito vien mangiando è inevitabile che adesso i tifosi si aspettino dal tennista romano un rendimento di questo genere anche sull’erba ben più prestigiosa dell’All England Club. Ma dove può arrivare Berrettini a Wimbledon? E’ naturale che attendersi un successo del torneo da parte dell’azzurro equivale davvero a chiedere troppo. Il roster ai nastri di partenza del terzo Slam dell’anno è infatti ben più competitivo di quello di Stoccarda. Berrettini ha poi dimostrato che la sua dimensione ideale è attualmente quella degli ATP 250: proprio negli Slam ha dimostrato di faticare ancora un po’ ad avere la giusta continuità. Il successo in Germania, però, oltre a portarlo in 22esima posizione nel ranking, gli consentirà di essere inserito tra le 32 teste di serie del torneo di Wimbledon, quelle che sulla carta hanno i sorteggi migliori nei primi turni del torneo. Un Berrettini capace di arrivare alla seconda settimana sarebbe già tanta roba: di lì in poi sognare non costerebbe nulla…(agg. di Dario D’Angelo)



BERRETTINI RE DI STOCCARDA

Matteo Berrettini re di Stoccarda. Non c’è un errore, il tennis italiano trionfa in un torneo su erba: evento più o meno epocale, dato che il solo ad esserci riuscito prima di lui è stato soltanto Andreas Seppi ad Eastbourne. Ma la grandezza del successo di Berrettini contro un predestinato di nome Felix Auger-Aliassime, un 18enne che gioca con la maturità di un 30enne e ha colpi da fenomeno, è data proprio dalla naturalezza con cui il tennista romano sta compiendo la sua crescita. Non solo questione di classifica: da domani sarà numero 22 del mondo, a soli 185 punti da quella top 20 che tra Halle e Wimbledon (entrambi su erba) sembra ormai ad un passo. La sensazione più bella è che tutto, top 20 a breve, top 10 tra non molto, sia solo questione di tempo. L’Italia del tennis ha trovato un giocatore giovane, solido, completo: tecnicamente e mentalmente. Servizio devastante (e l’Italia in questo fondamentale ha sempre un po’ peccato), diritto idem, rovescio diventato da punto debole colpo solido e capace di sorprendere (si vedano i tagli che hanno mandato al manicomio i suoi avversari a Stoccarda. E poi la testa: sempre concentrata, focalizzata sul punto successivo, ci sono i presupposti di un campione. Un campione in erba e non solo.



MATTEO BERRETTINI INCREDULO

Se i tifosi italiani già sognano di vedere un Matteo Berrettini così incisivo anche ai Championships, il romano fatica ancora a realizzare di essere riuscito a portare a casa il suo terzo torneo in carriera, peraltro senza concedere neanche un set agli avversari. La sua gioia si è vista tutta nell’esultanza al termine di un tie-break pazzesco contro Auger-Aliassime, con il canadese che in almeno un paio di occasioni ha creduto di riuscire a portare la contesa al terzo set. Una felicità che è stata evidente anche nel post-gara, quando Berrettini – come riportato da Eurosport – ha ammesso:”Il momento più bello della settimana? Quando ho vinto la finale…Scherzi a parte è stato un torneo fantastico dove ho giocato sempre bene e contro avversari forti. Ancora non riesco a credere a quello che ho fatto. Faccio i complimenti al mio avversario perché so esattamente cosa prova in questo momento e bisogna ricordarsi di quanto sia giovane”. Giovane in realtà lo è pure lui, anche se meno del canadese, la certezza è che si sfideranno ancora in futuro, su palcoscenici ben più prestigiosi di Stoccarda…

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