Matteo Bocelli è pronto all’esperienza di solista, pronto a debuttare col suo primo album senza il papà. Ha rilasciato una bella intervista a Chi dove ha raccontato questa sua splendida emozione: “L’amore sarà il comune denominatore del disco. Non parlo dell’amore in senso astratto, ma nelle sue varie forme e in quei suoi mille colori. Alla fine chiamatemi naif, ma vorrei più amore nel mondo, tra la gente“. Svela poi che: “Racconterò le mie follie d’amore“. Quando gli chiedono su quale brano punta forte, spiega: “Fall on Me è quello che mi ha regalato più emozioni e il video ne è la prova. Grazie a quel brano ho raccontato il forte legame con mio padre e cosa ha significato per me viaggiare nel mondo con lui”. Va sottolineato che quella canzone sul web ha superato addirittura le 70 milioni di visualizzazioni, più dell’intera popolazione del nostro paese.



Matteo Bocelli, il paragone col padre

È impossibile non pensare ad Andrea Bocelli quando si parla di suo figlio Matteo Bocelli. Il ragazzo però spiega come la vive dall’interno: “Mi spaventa il paragone? Per me Andrea è semplicemente il babbo. Ho imparato a capire la sua grandezza solo col tempo. Quando canto con lui o siamo insieme per me è semplicemente il babbo. È la cosa più semplice e naturale che ci sia e non voglio che cambi mai”. Purtroppo però in molti hanno fatto pesare questo splendido rapporto a Matteo, definendolo raccomandato: “Credo che non esistano le raccomandazioni nel mondo dell’arte. Chi decide di scommettere su un artista lo fa a suo rischio e pericolo. Una raccomandazione non serve a nulla se non si sa camminare con le proprie gambe, quello che sto cercando di fare”. C’è poi un altro spunto sul padre: “Ci ha educati con l’esempio più che con le parole“.



Quella volta con Jennifer Lopez

Matteo Bocelli racconta anche la sua esperienza nel 2017 con Jennifer Lopez: Quella posa da modello fa parte di un percorso che mi era stato proposto prima di iniziare la carriera nella musica. Era un gioco a cui mi sono prestato volentieri pur di lavorare al fianco di una star di tale portata. Questo mi ha fatto capire cosa significa mantenere quei livelli di talento e professionalità per anni”. Si parla poi di un altro grande artista come Ed Sheeran: “Quando è venuto a casa per registrare Perfect Symphony ho scoperto in lui il ragazzo che immaginavo fosse. Semplice, simpatico, educato e soprattutto con grande talento. La cosa che mi ha colpito di più è la sua determinazione. Dopo siamo andati a trovarlo alla prima delle sue quattro serate al Wembley Stadium di Londra e di nuovo ci ha accolto come dei semplici amici”.

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