Dopo sette mesi soltanto lascia il responsabile dell’ufficio stampa e comunicazioni del Vaticano, Alessandro Gisotti, che a sua volta era subentrato all’americano Greg Burke e la sua vice, la spagnola Paloma Garcia Ovejero, anche loro con una tempistica piuttosto breve, solo due anni. In precedenza, per dieci anni, responsabile dell’ufficio stampa vaticano era stato il padre gesuita Federico Lombardi. Questi cambi repentini ai vertici della comunicazione della Chiesa cattolica dicono di alcune difficoltà interne per un ruolo importantissimo, in seguito alla cosiddetta “riforma” della Sala stampa elevata a rango di Dicastero, voluta da prefetto dimissionario Viganò che aveva alquanto ridimensionato il ruolo di portavoce, come scrive oggi il sito Vatican Insider de La Stampa. Il nuovo responsabile è Matteo Bruni, che non è nemmeno giornalista, fino a oggi organizzatore dei viaggi papali. Gisotti passa al Dicastero della comunicazione come vicedirettore editoriale dei media vaticani.



UFFICIO STAMPA VATICANO: NIENTE SACERDOTI

Nel lasciare il suo ruolo, Gisotti dice trattarsi di una scelta annunciata: “Ringrazio il Papa, il prefetto del Dicastero per la Comunicazione e i superiori della Segreteria di Stato per aver rispettato la mia scelta – comunicata all’inizio del mandato e successivamente confermata – di svolgere questo ruolo tanto importante per un tempo limitato”. Si conferma poi dopo le dimissioni di padre Lombardi, la volontà di avere in questo ruolo solo dei laici, anche Bruni infatti è sposato e padre. Laureato in Lingue e letterature straniere moderne e contemporanee a La Sapienza di Roma, il nuovo portavoce lavora dal luglio del 2009 presso la Sala Stampa dove, nel 2013, ha assunto la responsabilità dell’organizzazione e dell’accompagnamento della stampa ammessa al volo papale in occasione dei viaggi del Papa fuori Italia. 

Leggi anche

Papa Francesco prega per la Siria “serve soluzione politica”/ Vescovi UE: “commossi per fede nelle avversità”Card. Parolin “Siria preoccupa, Assad spazzato via in poco tempo”/ “Nuovo regime sia più rispettoso di tutti”