Si continua a discutere della morte di Matteo Cecconi, il 18enne studente di Bassano del Grappa che ha avuto un malore mentre stava svolgendo lezioni in Dad, in Didattica a distanza, per poi non riprendersi più e morire. Il forte sospetto è che il giovane abbiano assunto delle sostanze stupefacenti anche perchè la procura di Venezia ha aperto un’inchiesta e gli inquirenti hanno rivenuto alcuni farmaci in casa del ragazzo, in particolare un grosso quantitativo di nitrito di sodio, (un totale di circa un chilogrammo), acquistato su internet qualche giorno prima.



Storie Italiane si è recato a Bassano del Grappa per intervistare alcuni ragazzi del posto, amici di Matteo o semplici conoscenti: “Sono sconvolto – racconta uno – perchè non mi aspettavo potesse farlo, era un bravissimo ragazzo che studiava tanto, l’ultimo da cui ti aspettavi”.

MATTEO CECCONI, MORTO DURANTE LA DAD: LE TESTIMONIANZE DEI RAGAZZI DI BASSANO

Pare che Matteo Cecconi abbia acquistato il nitrato di sodio attraverso il cosiddetto dark web, il lato oscuro di internet dove si può acquistare di tutto, da armi, a droghe arrivando fino ai killer. “Prima c’era l’altra challenge Bluewhale – commenta un altro ragazzo – tanti hanno perso la vita, qual era lo scopo? Morire, c’era qualcuno che manipolava le menti dei ragazzi”. E ancora: “Queste sfide vanno a toccare quelli che hanno meno forza a dire no, lo fanno per farsi vedere, per avere notorietà”.



Un altro aggiunge: “Il deep web è un mattatoio, trovi tutto, droga”. Un signore del posto invece aggiunge: “Sono cose che i ragazzi fanno senza rendersi conto, hanno un livello pericolosità e mortalità molto basso. Dico ai genitori di guardare bene quello che fanno i propri figli e di non dare nulla per scontato”. Quindi altri due giovani aggiungono e concludono: “Una persona che fa questo gesto è per essere accettato. Nessuno si aspettava che stesse cosa male”.

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