Sta destando scalpore il caso dell’italiano Matteo Falcinelli, giovane di Spoleto che è stato arrestato in Florida, dalla polizia di Miami, in maniera violenta, video che ha fatto il giro del mondo e del web. L’episodio risale al 25 febbraio scorso e dalle riprese, come sottolinea l’Ansa, emerge una netta differenza fra il verbale redatto dagli agenti e quanto effettivamente avvenuto. “Denunceremo gli agenti anche per falso d’ufficio, oltre che per i reati di maltrattamento, abuso di potere ed eccessivo uso della forza da parte della polizia”, ha spiegato Vlasta Studenicova, la mamma di Matteo Falcinelli.



Il legale della famiglia, Francesco Maresca, si presenterà questa settimana alla Procura di Roma per denunciare il tutto, dopo di che il pm potrebbe decidere se aprire o meno un fascicolo. Sulla questione, precisa ancora l’Ansa, potrebbe entrare anche la procura generale di Perugia, che sta verificando se quanto sia accaduto si stato già segnalato ai magistrati umbri.



MATTEO FALCINELLI, ARRESTO VIOLENTO A MIAMI: “ORA VOGLIO GIUSTIZIA”

Nel contempo sono giunte le parole dello stesso Matteo che attraverso la madre si è detto “commosso dal sostegno che sto ricevendo in queste ore, in cui mi stanno scrivendo in tanti, anche cittadini italiani qui negli Stati Uniti. Ora voglio giustizia”. Nessun commento invece da parte del padre, che sta aspettando che l’attività diplomatica faccia il suo corso.

Ma cosa è successo? Il 25enne è stato arrestato fuori da un locale strip club: “L’imputato voleva indietro i cinquecento dollari spesi nel locale”, scrivono gli agenti nel documento ufficiale, cercando poi di prendere in custodia il ragazzo mentre lo stesso “toccava ripetutamente” i due agenti, dopo di che il giovane italiano avrebbe “spinto intenzionalmente sul petto” uno dei due agenti “chiedendo i suoi soldi”. Peccato però che nel video si veda Matteo che sfiora il badge di uno dei poliziotti, dopo di che viene immobilizzato a terra.



MATTEO FALCINELLI, ARRESTO VIOLENTO A MIAMI: “LA STORIA DEI 500 EURO È FALSA”

“La storia dei cinquecento euro è falsa – interviene in maniera diretta la madre – mio figlio mi ha detto di non aver mai speso quei soldi: una cifra che gli era stata chiesta per andare con una prostituta in quel locale, ma lui aveva rifiutato”, aggiungendo di avere anche il sospetto che il ragazzo sia stato drogato nel locale con del GHB, lo stupefacente del sesso, in quanto qualcuno voleva probabilmente rubargli dei soldi: “infatti lui non ricorda nulla di quei momenti: ha un buco di memoria di circa un’ora”.

Sulla questione, estremamente delicata, è intervenuto anche il ministro degli esteri nonché vice presidente del consiglio, Antonio Tajani, che ha spiegato che il consolato se ne sta occupando dal mese di febbraio: “Le immagini le abbiamo viste soltanto sabato scorso”, aggiungendo di essere pronto a rispondere a tutte le varie interrogazioni parlamentari annunciate. Elly Schlein, leader del PD, si è detta “molto preoccupata”, perché “la vicenda appare molto grave. Il Partito democratico ha chiesto chiarimenti”.