Matteo Gastaldo, Marco Triches e Antonino “Nino” Candido: sono questi i nomi dei tre pompieri morti nella terribile esplosione della cascina di Alessandria, per la precisione nell’edificio di un piccolo paese come Quargnento. Tre morti ma anche tre feriti (il caposquadra dei vigili del fuoco Giuliano Dodero, il vigile del fuoco Luca Trombetta e il carabiniere Roberto Borlengo) entrati tutti in azione per cercare di salvare le persone all’interno dell’edificio dove veniva segnalata, pare, una fuga di gas. La realtà invece di questa tremenda tragedia ogni ora che passa si avvicina sempre più ad una strage delineata e preparata da tempo: secondo quanto raccontato dall’Ansa, i pompieri sono intervenuti dopo una prima deflagrazione che aveva fatto crollare solo una parte dell’edificio. Quando però i soccorritori erano al lavoro tra le macerie sarebbe avvenuta una seconda esplosione che li ha investiti definitivamente; Gastaldo, Triches e Candido non ce l’hanno fatta e sono stati recuperati all’alba con i corpi esanimi e senza più vita.
I TRE POMPIERI MORTI AD ALESSANDRIA: IL CORDOGLIO DEI VIGILI DEL FUOCO
Secondo le ultime novità emerse, sarebbero stati trovati tra le macerie della palazzina di Alessandria inneschi rudimentali, fili elettrici e una scatoletta che potrebbe essere un timer per comandare a distanza le esplosioni. Una tragedia voluta, pare, che ha spezzato la vita di tre coraggiosi pompieri entrati in azione per compiere il loro dovere in quella cascina ormai abbandonata; addirittura sono state trovate altre due bombole inesplose qualche piano più in basso, il che avrebbe potuto creare una strage di proporzioni ben più grandi oltre a quanto già successo nella notte. Dai primi profili espressi dagli stessi Vigili del Fuoco, Marco Triches e Matteo Gastaldo erano pompieri molto esperti mentre Antonino Candido era più giovane ma altrettanto capace di cavarsela in numerose operazioni portate a termine durante la loro lunga carriera. Gastaldo, 47enne residente a Gavi, Triches 36enne papà di un bimbo di pochi mesi di Albenga e Nino Candido, il giovane 32enne sempre di Albenga; una morte tremenda, assurda e purtroppo pare “voluta” da qualcuno. «La morte di tre Vigili del fuoco a Quargnento addolora tutta l’Italia. Il mio commosso pensiero alle vittime e un abbraccio alle famiglie e ai feriti. Solidarietà e pieno sostegno a emergenza Vvf, eroi sempre in prima linea per garantire la nostra incolumità», ha detto il Premier Conte, mentre gli stessi Vigili del Fuoco hanno scritto un breve comunicato sui social «Dolore dei #vigilidelfuoco per la perdita dei colleghi nell’esplosione di #Quargnento (AL). Il Capo Dipartimento Salvatore Mulas e il Capo del Corpo Fabio Dattilo esprimono tutta la vicinanza alle famiglie dei tre vigili vittime del dovere e ai colleghi tutti e di Alessandria».