Matteo Martari si prepara a debuttare questa sera su Rai Due nei panni di Marco Buratti, protagonista della fiction “L’alligatore” e dei romanzi noir a firma dello scrittore Massimo Carlotto. L’attore è noto al pubblico televisivo, che lo ha apprezzato in alcune fiction di successo, su tutte “Un passo dal cielo”, nella quale vestiva i panni di Albert Kroess, Maestro e fondatore della comunità Deva e rivale in amore (e non solo) della guardia forestale Francesco Neri, interpretato da Daniele Liotti. Questa volta, il suo personaggio sarà un musicista finito per errore in carcere e rimastoci per sette lunghi anni. Un dramma umano autentico quello dell’ex cantante, che si è visto cancellare di colpo il passato, la famiglia, la carriera, il successo. Ecco perché, alla luce dell’ingiustizia vissuta sulla propria pelle, decide, riguadagnata la libertà, di diventare un investigatore privato, per aiutare chi, come lui, ha vissuto o sta vivendo situazioni borderline (e non solo). Solitario e determinato, Buratti andrà fino in fondo per portare alla luce di volta in volta la verità e per riguadagnare un amore perduto, quello per Greta, che tanto lo sta facendo soffrire.



MATTEO MARTARI: “SONO VENETO NEL PIÙ PROFONDO”

Recentemente, Matteo Martari ha parlato del suo ruolo all’ANSA, dichiarando: “Ho letto tutto Carlotto, sono veneto nel più profondo, cresciuto immerso in quei paesaggi, ho pescato nella laguna tutta l’energia necessaria per cercare di dare al mio personaggio il vitalismo e al tempo stesso la malinconia con cui Carlotto ha immaginato Buratti”. In una lunga intervista concessa a “Io Donna”, Martari ha sottolineato la sua felicità per essere stato scelto come protagonista: Non mi aspettavo nulla. Sono contento che sia andata così, anche se so che c’è molta attesa, i fan di Massimo Carlotto sono pronti a giudicarmi e mi sento un po’ in ansia. Ma chi non lo sarebbe al mio posto? Vorrei aggiungere che se Marco non avesse al suo fianco altri personaggi, come Beniamino Rossini, uno degli ultimi rappresentanti della vecchia malavita milanese, non andrebbe da nessuna parte. Rossini, che ha conosciuto dietro le sbarre, è più di una spalla. È l’amico che l’Alligatore chiama in aiuto, gli è indispensabile per risolvere i casi. Tutti abbiamo bisogno di dare e ricevere fiducia, la collaborazione è indispensabile”.



MATTEO MARTARI: “NON SONO FIDANZATO, MA…”

Sempre a “Io Donna”, Matteo Martari ha confessato: “Non sono consapevole di essere un bel ragazzo, no. Nei miei canoni di bellezza c’è Vincent Cassel, non certo io. Non do una particolare importanza al mio aspetto, metto gli abiti che mi danno sul set. Non me ne occupo, non mi interessa”. Ma a qualche ragazza interesserà… “Vuole sapere se sono fidanzato? Non lo sono, già da un po’. Sto abbastanza bene con me stesso, riesco a vivere la mia vita e non mi lamento. Però l’essere umano non è fatto per stare da solo”. Nessuna donna nella sua esistenza, dunque, ma una grande passione c’è: quella per i motori. “L’ho ereditata da mio padre, che mi portava a vedere i rally. Mio cugino è campione di speedway, una specialità di moto con un telaio tipo bici. Seguo tutto: Formula 1, MotoGP, campionato italiano velocità. L’importante è che ci sia un motore”. Inoltre, Martari se la cava bene ai fornelli: “La mia carbonara è a prova di romano. Per quanto riguarda la cucina della mia terra, sul baccalà non sono forte. Ma il mio fegato alla veneziana è squisito”.

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