La puntata odierna de La Volta Buona è stata impreziosita dalla presenza di Matteo Marzotto, tra i volti più influenti del mondo imprenditoriale italiano e non solo. L’intervista nel salotto di Caterina Balivo è partita da uno degli eventi più traumatici e dolorosi della sua vita, la scomparsa di sua sorella Annalisa; strappata alla vita appena 32enne da una malattia genetica, la fibrosi cistica.



“L’amore confonde un po’ speri sempre che ci sia una soluzione, la vidi stare male e poi recuperare più volte… Ai tempi si sapeva molto poco della malattia, era una malattia inizialmente pediatrica, fino al ‘93. Invece Annalisa aveva dimostrato che poteva andare avanti; da lì poi nel ‘97 un po’ seguendo le orme di mio padre che è stato tra i primi in Italia a concentrare l’attenzione sulla fibrosi cistica, ho iniziato anche io con alcuni anni a lavorare in favore della ricerca”. Questo il racconto di Matteo Marzotto che ha dunque spiegato come sia riuscito a trasformare l’immenso dolore per la scomparsa di sua sorella Annalisa in uno stimolo per impegnarsi nel percorso di ricerca contro la malattia: “Oggi è una piccola grande istituzione e per la quale sono onorato di essere presidente; abbiamo fatto tante cose e con professionisti eccezionali; l’aspettativa di vita è più che raddoppiata in meno di 30 anni”.



Matteo Marzotto e gli aneddoti di infanzia: “Quando mio padre scoprì che saltavo la scuola…”

Matteo Marzotto, proseguendo nel descrivere la bellezza del suo rapporto con la compianta e amata sorella Annalisa, ha usato parole rappresentanti un amore più che viscerale. “Penso sempre ‘Annalisa cosa mi consiglierebbe’? E’ vero, era una persona preziosa, avevamo un rapporto magico. Questo essere mia vice-mamma mi ha portato poi nella negatività degli eventi la positività di idealizzarla e farla diventare il mio angelo custode. Era una donna che affrontava le cose magari anche di polso, ma con umanità”.



Matteo Marzotto ha poi impreziosito il suo racconto a La Volta Buona con alcuni aneddoti riferiti ai suoi amati genitori: “Avevo trovato un trucco per saltare la scuola. Mi nascondevo in garage; uscivo e poi rientravo in garage e andavo a dormire. Quando mio padre l’ha scoperto voleva mandarmi al collegio militare, fortunatamente non mi hanno preso ma da allora ho iniziato a rigare dritto…”. L’imprenditore, a proposito di sua madre, ha invece raccontato: “Mia madre mi ha difeso e viziato tantissimo, sono cresciuto benissimo… Grazie a lei non ho mai dimenticato l’importanza di essere figlio di contadini. Era una che si prendeva molto in giro, era una donna fragile e non sicura di se stessa come il mondo pensa. Molti hanno approfittato della sua generosità…”.