MATTEO MESSINA DENARO ARRESTATO A PALERMO: “INDIZI SU PROBLEMI DI SALUTE”

Il Procuratore aggiunto Paolo Guido – in conferenza stampa dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro – ha affermato: “L’aspetto sanitario è stato rilevante, uno degli eventi che ti costringe ad uscire allo scoperto. Certamente non abbiamo trovato un uomo distrutto e in bassa fortuna. Era in apparente buona salute, assolutamente curato. Insomma, un profilo di un uomo di 60 anni in buone condizioni economiche. Era ben vestito, indossava capi decisamente di lusso, possiamo desumere da questo che le sue condizioni economiche erano tutt’altro che difficili”. Maurizio De Lucia, procuratore di Palermo, ha spiegato ancora: “È stato preso nei pressi della clinica, che non avevamo contattato prima. Finora non parla, fino a stamattina non sapevamo neanche che faccia avesse”.



MATTEO MESSINA DENARO ARRESTATO A PALERMO: “LA LEADERSHIP…”

Il generale Angelosanto dei Ros ha preso nuovamente parola nel corso della conferenza in seguito all’arresto del boss mafioso Matteo Messina Denaro: “Avevamo indizi sul fatto che latitante avesse problemi di salute. Sul tipo di patologia abbiamo individuato le persone che avevano accesso alla struttura sanitaria. Questo tipo di lavoro svolto tecnicamente ha portato ad un risultato investigativo. Nell’ultimo periodo ha visto un’accelerazione perché abbiamo scremato e ci siamo concentrati solo su alcuni soggetti per poi concentrarci su questa figura. Da qui l’ipotesi che potesse essere il latitante. Fatte le ultime verifiche, la certezza è arrivata solo questa mattina. Avevamo predisposto un servizio che è stato poi attivato quando abbiamo avuto contezza del fatto che è stato fatto accesso alla struttura sanitaria da parte di questa persona. Era ipotizzabile anche un errore”. De Lucia ha proseguito: “La leadership di Cosa Nostra non è solo sua. Aveva un ruolo di garanzia importante. Averlo sottratto a questo Governo è una cosa importante”.



MATTEO MESSINA DENARO ARRESTATO: LE PAROLE DEL PROCURATORE DE LUCIA

“Catturare un latitante pericoloso senza ricorso alla violenza e senza manette è un segno importante per un paese democratico” ha affermato il procuratore di Palermo Maurizio De Lucia nella conferenza stampa sull’arresto di Messina Denaro. “Esprimo il mio grazie al collega Paolo Guido che ha portato avanti le indagini in modo magistrale e il mio affetto e riconoscimento all’Arma e al Ros che abbiamo visto lavorare in modo indefesso”. Il Procuratore ha continuato ancora: “Le attività di intercettazioni telefoniche, se fosse il caso di ribadirlo, sono indispensabili per il contrasto di reati mafiosi e non, senza intercettazioni non si possono fare indagini e non si arriva a nessun risultato. Dopodiché abbiamo sviluppato indagini su tutti i livelli. Da qualche giorno avevamo individuato la possibilità che fosse lui da un soggetto che aveva prenotato una visita specialistica. La certezza l’abbiamo avuta soltanto questa mattina”.



MATTEO MESSINA DENARO: LE PAROLE DEL GENERALE ANGELOSANTO

Il generale Angelosanto dei Ros ha parlato nel corso della conferenza stampa dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro: “Come sottolineava il signor Procuratore hanno agito insieme più forze. La ricerca del latitante è stata concentrata nelle prime ore del mattino e poi attraverso le verifiche che sono state fatte precedentemente, è stato identificato e tratto in arresto. Vorrei aggiungere che questo risultato è frutto del sacrificio di tanti carabinieri che ha portato a conseguire questo storico risultato che ha dovuto necessariamente far riferimento a delle attività che sono andate avanti in maniera progressiva, incessante e continua. In questo ovviamente l’apporto di tutte le forze di polizia ha consentito di affinare sempre più lo strumento investigativo. È il risultato di un lavoro corale. In questo periodo, quello delle attività natalizie, i nostri lo hanno trascorso a lavorare. La Procura è sempre stata aperta. Uno sforzo di tutti. Avevamo indicazioni, era un’ipotesi dei giorni passati ma solo oggi ne abbiamo avuto riscontro. Sapevamo che una persona che corrispondeva alle sue generalità e che non corrispondeva al nome fornito, si avvaleva delle prestazioni della struttura“.

MATTEO MESSINA DENARO ARRESTATO: ATTESA PER LA CONFERENZA STAMPA

Matteo Messina Denaro è stato arrestato nella clinica “La Maddalena” a Palermo, dove è in cura perché malato di tumore. I carabinieri, secondo quanto emerso, hanno sequestrato tutte le cartelle cliniche relative al boss mafioso che si era presentato con il nome di Andrea Bonafede. Nelle cartelle viene descritto il percorso medico del paziente, operato a Marsala prima per tumore al colon e in seguito a Palermo per metastasi al fegato. Alle 17 verranno forniti i dettagli in una conferenza stampa congiunta tra la Procura di Palermo e il Ros dell’Arma della caserma della Legione dei carabinieri di Palermo. L’arresto del boss Matteo Messina  è arrivato dopo trent’anni di latitanza: da 30 anni, secondo gli inquirenti, le famiglie in provincia di Trapani proteggono il boss di Cosa Nostra.

MATTEO MESSINA DENARO ARRESTATO A PALERMO: MALATO DI TUMORE

Emergono nuovi particolari sull’arresto di Matteo Messina Denaro, latitante boss di Cosa Nostra, che si era reso irreperibile da più di trent’anni. Questa mattina dopo le delicate operazioni svolte presso la struttura sanitaria nella quale era ricoverato sotto falso nome di “Andrea Bonafede” è stata resa nota dalle forze dell’ordine anche la cartella clinica che riportava il motivo del ricovero: “Prestazioni multiple – infusione di sostanze chemioterapiche per tumore“. Matteo Messina Denaro infatti, era in cura per un tumore e proprio questa mattina aveva un appuntamento per effettuare un ciclo di chemioterapia.

L’uomo si era presentato con cappotto ed occhiali scuri, molto ingrassato rispetto all’identikit che circolava recentemente. Subito dopo l’arresto è stato immediatamente trasferito in carcere, una struttura di massima sicurezza alla quale sarebbe arrivato tramite aereo militare. La procura di Palermo e l’arma dei Carabinieri hanno annunciato una conferenza stampa per oggi pomeriggio, alle 17, per elencare tutti i dettagli dell’operazione e fare il punto della situazione con le autorità. (Valentina Simonetti)

MATTEO MESSINA DENARO ARRESTATO A PALERMO: ULTIME NOTIZIE, BLITZ CARABINIERI DEL ROS

Arrestato dai carabinieri del Ros Matteo Messina Denaro. Noto anche con i soprannomi “U siccu” e “Diabolik”, il mafioso italiano, legato a Cosa Nostra, era considerato tra i latitanti più pericolosi e ricercati al mondo. Da trent’anni gli inquirenti erano sulle sue tracce. Matteo Messina Denaro è finito in manette all’interno di una clinica privata di Palermo in cui era ricoverato per accertamenti clinici, nonostante circolassero numerose ipotesi attorno al fatto che si trovasse in giro per il mondo (ma c’erano anche teorie secondo cui si nascondesse proprio fra le sue terre, che ben conosce e che gli avrebbero offerto un porto sicuro dallo Stato).

Ricercato per tre decenni, del volto attuale di Matteo Messina Denaro circolavano solo ricostruzioni fatte al pc, visto che non si sapeva più che faccia avesse; infatti, le ultime segnalazioni di avvistamento risalivano addirittura a 20 anni fa. Francesco Vecchi, a “Mattino Cinque News”, ha commentato: “Matteo Messina Denaro è stato ed è il capo della mafia attuale che si è inserita nel tessuto economico del Paese forse in maniera ancora più simbolica delle mafie di Totò Riina e dei corleonesi, tanto che sui temi di attualità di oggi della transizione energetica e degli impianti eolici molto spesso sono state fatte associazioni alla nuova mafia”.

MATTEO MESSINA DENARO ARRESTATO: INCHIESTA COORDINATA DAL PROCURATORE DI PALERMO MAURIZIO DE LUCIA E DAL PROCURATORE AGGIUNTO PAOLO GUIDO

L’inchiesta che ha portato alla cattura del capomafia di Castelvetrano (Trapani) è stata coordinata dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia e dal procuratore aggiunto Paolo Guido. Soltanto a ottobre il generale Teo Luzi, Comandante generale dei carabinieri, ai microfoni dell’Adnkronos e a margine della sua visita a Palazzo Steri di Palermo, disse: “Certo che Matteo Messina Denaro verrà arrestato, prima o poi. Non si sa quando. È considerato l’ultimo, grande, boss, irriducibile della mafia siciliana. Se venisse arrestato sarebbe un colpo importante anche dal punto di vista morale, della fiducia dei cittadini nei confronti dello Stato”.

Sui social, immediata la reazione di Guido Crosetto, ministro della Difesa della Repubblica italiana, che ha scritto: “Arrestato Matteo Messina Denaro! Complimenti alle forze dell’ordine, alla magistratura, alle migliaia di persone che ogni giorno, in silenzio, lavorano per difendere la giustizia. Grazie ai ROS e ai magistrati per il loro lavoro!”. La latitanza di Matteo Messina Denaro iniziò sostanzialmente subito dopo l’arresto di Toto Riina, di cui soltanto ieri ricorreva il trentesimo anniversario.