Nel giorno del trentennale della strage di Capaci, in cui morì anche il giudice Giovanni Falcone, Matteo Messina Denaro si sfogava in una chat con alcune pazienti perché a causa di quelle celebrazioni era rimasto bloccato nel traffico. «E io qua sono bloccato con le quattro gomme a terra, cioè a terra nel senso non di bucate. Sull’asfalto. E non si muove per le commemorazioni di ‘sta min*hia», dice il boss nell’audio esclusivo pubblicato dall’Ansa. Era il 23 maggio e Matteo Messina Denaro non riusciva a trattenere le sue imprecazioni. «Porco mondo. Qua mi sono rotto i co… di brutto». Rivelazioni che hanno scosso la sorella di Falcone, visto che il capomafia è imputato come mandante delle stragi di Capaci e via d’Amelio, dove perse la vita Paolo Borsellino, nel processo in corso a Caltanissetta.
«L’audio conferma la vera e profonda natura dell’uomo che finora i media hanno dipinto più come latin lover di provincia che per quello che è: un criminale senza scrupoli, sanguinario e ben lontano da qualunque ravvedimento e rassegnazione», ha dichiarato Maria Falcone. La sorella del magistrato invita chi ha dubbi sul 41 bis ad ascoltare le parole di Messina Denaro: «Sentire che le cerimonie per ricordare mio fratello lo abbiano infastidito conferma il valore delle iniziative che da 30 anni portiamo avanti per tenere viva la memoria di chi per combattere la mafia è morto».
MESSAGGI DI MESSINA DENARO: “MI SENTO ABBANDONATO”
Ma non c’è solo l’audio diffuso dall’Ansa, ci sono infatti altre conversazioni, il cui testo è stato anticipato al Corriere della Sera da Non è l’Arena di Massimo Giletti. Infatti, nella puntata di oggi su La7 farà ascoltare diverse chat vocali inviate dal capomafia a due amiche durante la sua latitanza. Matteo Messina Denaro, che non avrebbe rivelato chi fosse alle donne, raccontava la sua malattia, confidandosi con loro. «Mi sento abbandonato. Come un randagino con una gamba spezzata in mezzo a una pozzanghera durante questa notte di Natale. Tutto questo per me è lo squallido avrei bisogno di affetto. Ma è giusto elemosinare affetto?», scriveva ad esempio in chat. Il boss mafioso aveva raccontato di essere un imprenditore divorziato e in uno dei messaggi aveva riferito un desiderio espresso dalla madre. «C’è Anna, sarebbe la ragazza che sta assieme a mia madre. Ieri sera mi cerca ha trovato un foglio scritto di pugno di mia madre. Si rivolge a me e dicendo che quando sarà morta, al suo funerale ma chi lo dice che io muoio dopo di lei, lei non lo sa questo ma lo so io, vuole la banda musicale che deve suonare un unico motivo la marcia del kaiser quella che fanno a Vienna per il capodanno. E quindi ora vuole sta cosa allora si deve fare perché le volontà delle persone si mantengono».