Il figlio dell’autista di Matteo Messina Denaro: “Credo a mio padre”

Vincenzo Luppino, figlio di Giovanni, autista del boss di Matteo Messina Denaro, ha parlato ai microfoni di Storie Italiane spiegando che crede alla versione fornita dall’uomo, che si era detto ignaro di chi fosse quell’uomo che doveva accompagnare in clinica per le terapie: “Mio padre è da sette giorni che è in carcere e avendo fatto la richiesta al Pubblico Ministero, ancora ci devono far entrare i vestiti e i medicinali. Io non ho mai visto quell’uomo. A mio padre credo, è una vita che si spacca la schiena e se sono qui è grazie a lui. Non so se gli stiano facendo un torto, lo vedremo. Lo vedranno i miei avvocati, gli avvocati di mio padre e la Magistratura. Non so se io e mio fratello siamo indagati, ancora mi devono rilasciare dei verbali“.



La famiglia Luppino, intanto, continua ad essere tenuta sotto la lente degli inquirenti. In particolare tra le case tenute sotto controllo c’è quella di Antonio Luppino, figlio di Giovanni e fratello di Vincenzo. Il figlio dell’imprenditore agricolo che aveva fatto da autista al boss il giorno del suo arresto alla clinica La Maddalena di Palermo è stato già sentito dagli inquirenti. Proprio in un’area all’aperto di proprietà della famiglia Luppino era parcheggiata la Giulietta usata da Messina Denaro per i suoi spostamenti.



Vincenzo Luppino: “Mai visto il boss”

La polizia scientifica, nella giornata del 23 gennaio, ha inoltre perquisito il magazzino usato dai Luppino per la loro attività. Qui, nell’appartamento accanto, vive anche Vincenzo Luppino, che a Storie Italiane ha spiegato di credere alla versione del padre. A Fanpage l’uomo aveva spiegato: “Non so cosa sta cercando la polizia. Io non sapevo che l’auto di Messina Denaro fosse dentro il mio garage e non l’ho mai incontrato, anche dopo aver visto le foto non ricordo di averlo mai incontrato. Io non l’ho mai vista questa auto. Io sto qui in via Cavallotti e non so se Messina Denaro è stato vicino di casa di mio padre”. I Luppino da alcuni anni gestiscono un centro di raccolta e commercializzazione di olive e gli inquirenti stanno cercando di capire se vi siano anche attività di tipo mafioso negli affari di Giovanni Luppino e dei figli.



Intanto, come spiegato dall’inviato di Storie Italiane, proprio nei prossimi giorni potrebbe stringersi sempre più il cerchio attorno ai rapporti familiari. Pare infatti che Matteo Messina Denaro, soprattutto nel primo covo, frequentasse una donna. Qui sono stati trovati proprio dei vestiti da donna dai Cacciatori di Sicilia.