Non si placano le indagini delle autorità e delle forze dell’ordine nel portare alla luce la capillare rete di fiancheggiatori di Matteo Messina Denaro, il boss di Cosa Nostra arrestato dopo una lunghissima latitanza e deceduto a settembre 2023. Stando a quanto riferisce l’agenzia di stampa Ansa attraverso il proprio sito web, sono al momento in corso delle perquisizioni da parte della Dda di Palermo in quel di Mazara del Vallo, il paese del boss ex latitante. Al lavoro la polizia e i carabinieri, che stanno cercando di ricostruire gli ultimi spostamenti del capo mafia prima dell’arresto avvenuto a gennaio dell’anno scorso.



Nel dettaglio sarebbe stato individuato un condominio dove è probabile che Messina Denaro avesse un appartamento o eventualmente tenesse un suo covo personale. Le forze dell’ordine stanno perquisendo tutti i garage dell’edificio, cercando di capire se le serrature corrispondono con alcune chiavi che sono state trovate presso il nascondiglio del latitane, nonché ai suoi fiancheggiatori già individuati e arrestati.



MATTEO MESSINA DENARO: I SOSPETTI VERSO UN EDIFICIO IN VIA CASTELVETRANO

A questo stabile, precisa ancora l’agenzia Ansa, si è arrivati dopo il rinvenimento delle suddetti chiavi, ma anche l’analisi delle telefonate del boss, e le immagini delle videocamere di sorveglianza piazzate in zona, che riconducevano appunto il padrino a quel complesso residenziale di Mazara del Valla, sito di preciso in via Castelvetrano 45/c. Fino ad ora non è stato individuato nulla di significativo ma le perquisizioni andranno avanti per tutta la giornata di conseguenza non è da escludere qualche passo in avanti in merito all’indagine sui fiancheggiatori del boss.



Da quando il super boss è stato arrestato le autorità antimafia hanno cercato di scoprire tutto ciò che potevano sul passato del padrino, a cominciare dall’individuare l’Alfa Romeo utilizzata per gli spostamenti, una Giuletta di colore nero. In particolare, analizzato tabulati e videocamere, si è scoperto che Messina Denaro si incontrava con Lorenza Lanceri, sua amante, (già in carcere per mafia), in una zona non troppo distante dallo stabile sotto perquisizione, di conseguenza gli inquirenti sono convinti che i due si vedessero in un appartamento di quell’edificio.

MATTEO MESSINA DENARO: L’APPARTAMENTO È GIÀ STATO RIPULITO?

In seguito, facendo dei test, è emerso che una chiave apriva proprio il cancello del residence di cui sopra, ma ora bisognerà individuare l’appartamento dove Messina Denaro si recava. La domanda sorge spontanea: per il boss era solo un nido d’amore o c’era dell’altro? Una volta individuato la casa verrà passata al setaccio dai carabinieri e della polizia, alla scoperta in particolare dei famosi nascondigli e passaggi segreti che tanto piacciono ai super boss di mafia e che sono stati sempre un comune denominatore durante gli arresti dei padrini latitanti.

L’obiettivo delle autorità è quello di individuare eventuali pizzini, ma anche tracce dell’operato di Messina Denaro che possano ricondurre ai suoi affari e ad eventuali collaborazioni. Il timore maggiore è che il covo sia già stato ripulito subito dopo l’arresto, tenendo conto che dal fermo del boss è già passato più di un anno e mezzo.