MATTEO MESSINA DENARO È IN FIN DI VITA: IL RICOVERO A L’AQUILA E LA SOSPENSIONE DELLE CURE

L’ex superboss di Cosa Nostra, Matteo Messina Denaro, è in fin di vita ricoverato ormai da tre giorni all’ospedale de L’Aquila: stando a quanto riportano le fonti del “Corriere della Sera”, i medici hanno ormai sospeso le cure per il cancro al colon al quarto stadio (da cui è affetto ormai da anni il boss) lasciando solo la terapia del dolore. Sono queste ormai le ultime ore di vita di un uomo che ha rappresentato l’ala più spregevole e criminale della mafia siciliana, “erede” di Totò Riiina e Bernardo Provenzano, l’ultimo “padrino” catturato dalle forze dell’ordine ormai lo scorso gennaio e fino a qualche giorno fa al regime 41bis nel carcere di Preturo dell’Aquila.



Le condizioni di Messina Denaro si sono poi aggravate notevolmente lo scorso 10 settembre con il trasferimento nel reparto blindatissimo di terapia intensiva nell’ospedale aquilano: ad oggi, l’ex super latitante è sottoposto alla terapia del dolore e alla alimentazione parentelare nella cella del reparto di penitenziaria dove è sorvegliato a vista da decine di agenti delle forze dell’ordine. I medici raccontano di un Messina Denaro lucido a fasi alterne, con forte debolezza e forse anche la consapevolezza delle sue condizioni di salute ormai gravissime: l’ANSA ha spiegato come l’ex superboss di Cosa Nostra sarebbe andato in coma negli scorsi giorni per la reazione di farmaci somministrati per la terapia del dolore; si sarebbe però ripreso dopo che sono state rimodulate dosi e medicine.



MESSINA DENARO NON VUOLE VEDERE LA FIGLIA (CHE NEL FRATTEMPO HA PRESO IL SUO COGNOME)

Sempre secondo le notizie che filtrano dall’ospedale de L’Aquila, riportate da TgCom 24, Matteo Messina Denaro non vorrebbe vedere nessuno, rifiutando di ricevere la figlia Lorenza Alagna, riconosciuta solo dopo l’arresto e incontrata per la prima volta lo scorso aprile nel carcere di massima sicurezza abruzzese. Secondo quanto raccontano i medici, il boss mafioso non vorrebbe farsi vedere in condizioni così gravi dalla figlia appena riconosciuta legalmente (la quale tra l’altro ha da poco accettato di abbandonare il cognome materno per accettare quello del padre).



Unica visita frequente per Matteo Messina Denaro è quella della nipote, nonché suo avvocato, Lorenza Guttadaurio: è l’unica presenza fissa al capezzale del boss considerato ormai dai medici con condizioni che difficilmente potranno migliorare. Come racconta il professor Luciano Mutti (oncologo che ha preso Messina Denaro sotto la sua responsabilità clinica dal giorno successivo all’arresto, il 17 gennaio scorso) a “LaRepubblica” «Adesso è in carico ai colleghi delle terapie di supporto». Dopo l’operazione per occlusione intestinale dello scorso 8 agosto progressivamente le condizioni di Messina Denaro non sono mai migliorate e seppure non sia in “rapida degenerazione”, il paziente pare abbia compreso il suo reale stato di salute.