Matteo Messina Denaro sta morendo e ne è consapevole. Il boss di Cosa Nostra è ricoverato nel reparto di oncologia dell’ospedale di L’Aquila, dove sta ricevendo soltanto la terapia del dolore. Il suo tumore al colon non è più curabile. Non resta dunque che attendere il momento del decesso. La sua permanenza nella stanza situata al primo piano della struttura sanitaria, intanto, si arricchisce di aneddoti e retroscena.



“Dottore, secondo lei di tutti quelli che muoiono, quanti vengono ricordati? Il 5 per cento?”, è questo quello che – secondo alcuni rumors che arrivano da medici e infermieri al Fatto Quotidiano – Messina Denaro avrebbe chiesto al suo dottore. Una riflessione sull’ormai imminente morte. Il suo interlocutore pare abbia risposto che la percentuale potrebbe essere molto minore, ma questo non avrebbe deluso il boss. “Vabbè, a lei la ricorderanno. E a me pure. Perché come lei è bravo nel suo campo, pure io sono stato bravo nel mio”, avrebbe replicato.



Matteo Messina Denaro sta morendo: “Le persone mi ricorderanno”. Gli ultimi giorni

Nessun pentimento dunque da parte di Matteo Messina Denaro, sebbene stia morendo. Il boss di Cosa Nostra in questi giorni sta ripercorrendo la sua vita, tra criminalità e latitanza. È un processo interiore che, quasi sicuramente, non potrà svolgersi in Tribunale, date le sue condizioni di salute. È un percorso profondamente personale e intimo. In pochi infatti hanno potuto incontrarlo. Anche il cappellano dell’ospedale di L’Aquila l’ha solo incrociato da lontano. “L’ho salutato con la mano e una volta ha ricambiato. Se volesse parlarmi, io sono qui, a sua disposizione”, ha raccontato.



Secondo quanto appreso dal Fatto Quotidiano, neanche la figlia Lorenza, che è stata da poco riconosciuta, avrebbe incontrato il padre. Una scelta di quest’ultimo, che forse non vuole essere ricordato nelle condizioni attuali, sofferente e stordito dai medicinali. È da capire se cambierà idea nei prossimi giorni.