Il Partito Democratico va rifondato, non ha dubbi Matteo Orfini. Intervistato dal Domani, l’ex presidente dem ha spiegato che si è esaurita la fase espansiva e adesso il Pd è diventato un soggetto respingente: “Non basta cambiare gruppo dirigente. Oggi qualcuno in più di allora capisce che o affrontiamo con coraggio un passaggio radicale o ci estinguiamo”.
Secondo Matteo Orfini, il Pd ha perso perché ha trascorso gli ultimi quattro anni a credere che l’unico progetto politico fosse la costruzione del campo largo. “La subalternità del Pd sta nell’aver considerato sé stesso solo nel rapporto con gli altri”, il suo affondo contro la classe dirigente. Il vero problema dei dem è legato all’identità: “Proporre di fare un congresso fra chi vuole sciogliere il Pd nel contismo e chi nel calendismo. Siamo senza identità e senza progetto, il risultato è che anche quando discutiamo ci diviamo sugli altri. Attenzione, assecondare questa strada porta alla fine del Pd”.
MATTEO ORFINI SUL FUTURO DEL PD
Matteo Orfini è convinto che molti elettori dem hanno votato il Pd controvoglia – “non ce n’è uno che ci ha votato felice” – mettendo in risalto le necessità del partito di aprirsi e cambiare. “O siamo in grado di attivare meccanismi in cui insieme si ridefinisce la cultura politica e il progetto di un soggetto riformista nell’Italia del 2022 e di smantellare un modello organizzativo che non ha più senso e immaginarne uno più aperto, o il Pd è finito”, ha aggiunto l’ex presidente del partito. I dem, ha proseguito, rischiano di diventare un partito dell’establishment, ma con le dimissioni di Enrico Letta potrebbe aprirsi una nuova stagione. Uno dei profili in campo per la segreteria è quello di Elly Schlein, ecco il commento di Matteo Orfini: “Sono felicissimo che Elly abbia combattuto nella nostra lista e portato la sua carica, e che di fatto il nostro ticket sia stato Letta Schlein. Ma non è finita benissimo perché un nome non è risolutivo. Ed è un nostro errore tipico: pensare che il leader di turno risolva i problemi. La prima a dirlo è Elly”.