Da riserva per gli Europei 2020 a man of the match finora in Italia-Galles. È questo, ma soprattutto molto altro Matteo Pessina. Il centrocampista della Nazionale italiana ha, infatti, messo a segno il gol che ha sbloccato la partita. E pensare era la “riserva” per gli Europei. Il sogno di parteciparvi sembrava finito, visto che il ct Roberto Mancini lo aveva escluso dalla lista dei 26 convocati per la manifestazione continentale. Pessina è poi riuscito a entrare in extremis a far parte della spedizione azzurra. Infatti, alla fine è rimasto con il gruppo della Nazionale visti i problemi a centrocampo. Lanciato tra i titolari oggi, ha ripagato la fiducia di Mancini con una splendida incursione sul calcio di punizione di Verratti.



Quest’ultimo al 39′ ha disegnato il cross morbido per la deviazione vincente di Pessina, al primo gol in maglia azzurra in questo Europeo. Decisivo l’anticipo del centrocampista dell’Atalanta sul difensore gallese per poi arrivare a battere Ward. Quindi, l’esultanza con una lunghissima corsa verso la panchina per abbracciare i compagni.



MATTEO PESSINA E L’OLIMPICO NEL SUO DESTINO

L’Olimpico è evidentemente nel destino di Matteo Pessina. Il 24enne nel 2018 debuttò in questo stadio in Serie A in Roma-Atalanta. Poi il debutto nel finale della gara con la Svizzera. Oggi la prima partita da titolare e il gol contro il Galles. «Quel sogno è diventato realtà, anche se forse sto ancora sognando, con la stessa spensieratezza di quando ero bambino», ha dichiarato in un post su Instagram il centrocampista dell’Atalanta dopo l’esordio. E chissà cosa dirà al termine di questa partita che lo vede protagonista. Esponenziale la sua crescita. Dai campetti di Monza all’esordio in Serie C proprio con i biancorossi nel 2014, quindi un giro d’Italia tra Catania, Lecce e Como, sempre in C. Quindi, il salto in Serie B con lo Spezia nel 2017, poi il balzo in Serie A con l’Atalanta, fino alla Champions. Ora la maglia azzurra. Una scalata incredibile. «Ora lasciatemi ancora godere di questo momento meraviglioso. Di questo sogno realizzato. Ma soprattutto, del prossimo sogno». Continua così, Matteo.