Poco dopo le ore 15 (locali) di ieri dalla Costa d’Avorio è stata diffusa la notizia della morte del missionario italiano padre Matteo Pettinari, parte dell’ordine della Consolata, nato e cresciuto ad Ancona, dalla quale ha iniziato un lungo viaggio che negli ultimi 17 anni l’ha portato a dedicarsi interamente alla professione religiosa, culminata con il sacerdozio avvenuto nel 2010. A riferire l’accaduto sono stati padre James Lengarin (Superiore generale dei Missionari della Consolata) e padre Pedro Louro (segretario della stessa istituzione), in una nota in cui riferiscono che la morte di Matteo Pettinari è avvenuta in seguito ad un violento incidente frontale con un autobus mentre era a bordo della sua auto, diretta verso la città di San Pedro dove era atteso negli uffici dell’ordine di missionari a cui aveva aderito.
“Siamo vicini al papà, alla sorella, al fratello a tutti i parenti, ai missionari e a tutta la missione”, si legge in un’altra nota firmata dal vicario generale della Diocesi (visionata dal Resto del Carlino), “con il nostro profondo cordoglio e la nostra fervente preghiera”. Si stringe nel cordoglio per la prematura morte del 44enne padre Matteo Pettinari anche il sindaco di Monte San Vito, Thomas Cillo, che dicendosi “distrutto” dalla notizia, ha manifestato la sua vicinanza “alla famiglia per l’improvvisa perdita” del missionario, annunciando anche il lutto cittadino.
Chi era Matteo Pettinari: il missionario morto in Costa d’Avorio
Quella di Matteo Pettinari nella sua Costa d’Avorio (dove viveva dal 2007) è stata più che una missione di evangelizzazione e ha dato il via ad un vero e proprio amore per l’Africa che, raccontò a La voce misena, “mi ha insegnato a vivere la vita non a partire dai problemi ma dalle relazioni che comunque sempre sono il sale, la gioia, la ricchezza del quotidiano”, sottolineando che “le difficoltà, le crisi, la precarietà di ogni tipo non possono determinare lo stile con cui si affrontano le giornate”. Come racconta Ansa, il missionario aveva frequentato il seminario ad Ancona, prendendo poi la via della Consolata che gli ha permesso (oltre che di diventare sacerdote nel 2010) di viaggiare in mezza Europa fino a raggiungere la Costa d’Avorio: lì Matteo Pettinari si è fatto voce delle necessità della popolazione, contribuendo a realizzare diverse chiese, ospedali e scuole per la popolazione locale, diventando anche Superiore Delegato a Dianra e gestendo una delle due sole chiese che si trovano nell’area.