Il ministro degli interni, Piantedosi ha parlato ieri sera in collegamento con il programma di Rai Uno, Cinque Minuti, classica striscia di appunto cinque minuti circa, in onda su Rai Uno dopo il Tg e condotta da Bruno Vespa. Il conduttore ha incalzato il suo ospite sul decreto migranti approvato ieri sera dal consiglio dei ministri, nonché sulla questione Albania. Nel primo caso sono stati indicati 19 Paesi sicuri da cui possono venire i migranti senza essere respinti, prima erano 22 ora 19.



Il titolare del Viminale ha voluto precisare, confermando quanto detto appunto da Vespa, che prima la lista era di 22 Paesi mentre ora è di 19, visto che sono stati esclusi le due nazioni africane di Nigeria e Camerun, oltre che la Colombia, seguendo le direttive di una sentenza della corte di giustizia europea.

PIANTEDOSI E E L’ELENCO DEI PAESI “AMICI”

Il ministro Matteo Piantedosi ha quindi voluto sottolineato come l’operazione è stata fatta elevando la legge a norma primaria, di modo da creare un giudizio uguale su tutto il territorio nazionale. Fra i Paesi che non vengono più considerati sicuri dall’Italia, dopo il decreto di ieri, vi sono Bangladesh ed Egitto: “Adesso è una norma primaria quindi una legge dello stato”.



Fra i Paesi che non vengono più considerati sicuri dall’Italia, dopo il decreto di ieri, vi sono Bangladesh ed Egitto: “Adesso è una norma primaria quindi una legge dello stato”, ha precisato Piantedosi. Bruno Vespa ha ricordato che 400 migranti erano stati rispediti indietro a Porto Empedocle ancor prima della sentenza della corte di giustizia europea: “E’ un’operazione con cui la magistratura aveva manifestato una certa contrarietà. La normativa, voglio ricordarlo, è Europea e lo sarà ancora di più dal 2026 quando entrerà in vigore un particolare regolamento che rientra nel famoso patto migrazione asilo”.



PIANTEDOSI E E LA SCELTA DELL’ALBANIA

Sulle scelta dell’Albania il ministro dell’interno ha spiegato: “E’ una domanda posta in maniera ricorrente. Quel regolamento a cui faccio riferimento del 2026 impone fra le varie cose di darsi una cosiddetta capacità adeguata, all’Italia è stato assegnato un numero di 8.000 posti, ecco perchè non abbiamo rifiutato 880 posti in Albania visto che i centri che stiamo facendo in Italia hanno una capacità più contenuta, cercheremo di ampliarli a Porto Empedocle e Modica sono di 50 e 83 posti, con l’Albania si realizza una opportunità di realizzare l’obbligo dell’unione europeo, avere l’opportunità di realizzarne 880 ad oggi ci risultava un po’ difficile”.

Quindi il ministro Piantedosi ha fatto chiarezza sulla precedente legge che aveva definito “illegale” la questione Albania, ma che ora sembrerebbe essere appunto risolta con l’approvazione del suddetto decreto migranti: “La legge faceva riferimento ad una direttiva europea – ha voluto precisare Piantedosi – non era sbagliata secondo noi, non è sbagliata, era stata fatta in maniera accurata dagli affari esteri per l’individuazione dei requisiti, ma prendiamo atto che ci viene dalla giurisdizione di elevare a norma primaria”, che dovrebbe appunto essere risolto con questo decreto facendolo appunto elevare a norma primaria.