Matteo Piantedosi orgoglioso del lavoro delle forze dell’ordine. La cattura di Matteo Messina Denaro è un traguardo raggiunto per il ministro dell’Interno, che ai microfoni del Corriere della Sera ha tenuto a precisare: “Questo arresto è un risultato limpido, senza retroscena. Chi cerca di banalizzarlo e minimizzarlo, di metterlo in dubbio, di mortificarlo, fa un grave errore commesso in malafede”.
E’ stato possibile arrivare a catturare il super boss di Cosa Nostra attraverso un lungo e duro lavoro investigativo, portato avanti da unità dedicate e senza troppi fronzoli. Matteo Piantedosi ha dedicato un plauso a magistrati e forze di polizia per il grande lavoro svolto: “Lo Stato in questi anni ha lottato per questo storico risultato e ha vinto mettendo a sistema tutte le sue energie. Le forze di polizia del nostro Paese sono una squadra una delle più forti del mondo. Da sempre si vince e si gioca tutti insieme. Come ha sottolineato il comandante Luzi, i Carabinieri hanno segnato il goal di una vittoria storica, cercata e voluta da tutti. Celebrata anche all’estero”.
Matteo Piantedosi sulla cattura di Messina Denaro
Interpellato da La Stampa, il titolare del Viminale si è soffermato sulla fermezza del premier Giorgia Meloni nel difendere l’ergastolo ostativo e ha parlato di “scelta giusta e chiara contro la mafia”: “La Costituzione, però, prevede che la pena debba essere anche riabilitativa? Lo Stato ha ingaggiato una guerra contro la mafia che non può concedere al nemico dei vantaggi. Alla luce di questo vanno effettuate anche le valutazioni di ordine costituzionale”. Nel corso del dialogo con il quotidiano torinese, Matteo Piantedosi ha aggiunto: “Le intercettazioni per i reati di mafia rappresentano uno strumento fondamentale e nessuno le ha mai messe in discussione. Né ha espresso intenzione di limitarle. La lotta alla criminalità è al primo punto dell’agenda politica del governo Meloni”.