L’escalation tra Israele e Hamas e gli attentati registrati in Francia e in Belgio hanno riacceso l’allarme terrorismo. Per il momento nessun segnale per l’Italia, ha spiegato il ministro Matteo Piantedosi, ma vietato abbassare la guardia: “Non esistono al momento notizie sulla possibilità di eventi nell’immediato che possano essere collegati a organizzazioni internazionali, ma teniamo alta l’attenzione”, le sue parole ai microfoni di Radio Rai 1.
Il ministro dell’Interno si è soffermato sulla decisione del governo di ripristinare i controlli al confine con la Slovenia: “Continui i controlli specifici all’arrivo via mare, diversa la rotta balcanica via terra, con il transito di persone da paesi come la Bosnia che tanti analisti ci dicono fare anche un pò da fucina di gruppi che hanno a che vedere con radicalizzazione islamica – le parole di Piantedosi – Gli alert ci indicano che per modalità arrivo e per tipo provenienza questo tratto più vulnerabile”.
Il punto di Piantedosi
Piantedosi ha confermato che fino ad adesso non esisterebbe o non sarebbe presente in maniera attiva un’organizzazione vera e propria sul territorio italiano: “Si tratta di soggetti che hanno, in maniera anche svincolata tra loro, dei collegamenti che si fondano sull’utilizzo rete, con passaggi di denaro apparentemente a favore di donne ma che in realtà hanno lasciato intravedere formule tipiche di partecipazione alle organizzazione. È difficile escludere ci siano altri personaggi a rischio ma mi sento di escludere che ci sia una organizzazione radicata sul territorio nazionale che li coordini in qualche modo”. Piantedosi ha poi posto l’accento sulla concretezza del rischio emulazione, che si nutre di atteggiamenti individuali e di condizioni di precarietà psicologica e sociale. Piantedosi ha proseguito: “Su un bacino di 28mila obiettivi sensibili in Italia 286 classificati di massima sensibilità e che quindi hanno una vigilanza h24 con presidi fissi. Abbiamo fatto una valutazione complessiva di obiettivi ma non tutti presentano caratteristiche di vulnerabilità tali da richiedere presidio fisso h24”.