Matteo Renzi ospite della nuova puntata di Rivelo di Lorella Boccia in onda giovedì 05 marzo 2020 su Canale Nove. Il senatore e fondatore di Italia Viva è pronto a raccontarsi in una lunghissima intervista tra vita professionale e privata. Intanto in questi giorni l’ex presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana si è trovato a parlare dell’emergenza sanitaria da Coronavirus che, da circa due settimane, ha colpito il nostro Paese. “L’emergenza è legata al fatto che il virus è molto contagioso, non per la mortalità. Io non sono il premier ma ci deve essere una catena in cui tutti i giorni il messaggio deve essere chiaro. Su questa parte, alla fine dell’emergenza, dovremo ragionare. Per esempio: ha senso continuare con questa autonomia delle Regioni? Secondo me, ci vuole uno che comandi”. Con queste parole Renzi ha risposto alle domande di Massimo Giannini e Oscar Fulvio Giannino ospite di Radio Capital.
Matteo Renzi: “niente caduta di Governo”
Non solo, Matteo Renzi ha anche risposto alla domanda circa una possibile caduta del Governo per via della crisi generata dall’allarme Coronavirus: “niente governissimo, niente caduta di questo governo. E niente cultura del sospetto”. Sulla possibilità di un asse con Matteo Salvini, l’ex sindaco di Firenze ha fatto delle dovute precisazioni: “conosco Fontana da vent’anni, l’ho visto in difficoltà e gli ho mandato quel messaggio. Ma avevo anche telefonato a Conte. Di fronte alle difficoltà, un Paese civile reagisce non sospettando inciuci”. Renzi si è poi nuovamente soffermato sull’epidemia da Coronavirus che in Italia ha fatto registrare un numero enorme di contagiati e morti. Ad oggi sono più di 2500 i contagi e ben 79 i decessi: “l’emergenza è molto seria. Dal punto di vista del turismo, c’è una situazione peggiore dell’11 Settembre. La zona rossa economica è tutta Italia. Il virus intensificherà il rallentamento dell’economia, e questo riguarderà soprattutto la Germania che nei prossimi mesi dovrà fare in conti con una contrazione dell’export verso la Cina”. Cosa fare allora in un momento storico così difficile e critico per il nostro Paese? Matteo Renzi ha provato a rispondere a questo problema così: “penso che stiamo vivendo una crisi dal punto di vista delle ricadute economiche che, a mio giudizio, è superiore per Firenze anche a quella dell’11 settembre. Quindi c’è proprio un tema complicato di gestione. Proprio per questo occorre saggezza, buon senso, responsabilità, e il giusto tono e la giusta misura. Penso che in questo momento ci sia bisogno di fare soltanto una cosa: stare insieme perché la situazione è gravissima ed è una situazione complicata dal punto di vista sanitario in tutto il Paese”.
Matteo Renzi: “Agnese Landini una presenza costante e discreta”
Matteo Renzi non è mai solo. Per fortuna a stargli accanto nei momenti belli e brutti c’è la moglie Agnese Landini su cui ha detto: “mia moglie Agnese è la mia forza. Nei mille giorni che ho trascorso al governo è stata una presenza costante e discreta, che mi ha accompagnato anche nelle fatiche, nelle tante difficoltà”. In particolare il senatore e fondatore di Italia Viva ha raccontato anche un momento particolare della sua carriera quando è stato rimproverato dalla moglie: “Agnese c’è anche quando litighiamo. Per esempio, non mi perdona il fatto di aver preso l’aereo di Stato per andare a sciare ad Aosta, dove trascorro il primo capodanno da premier. Tutto perfettamente legittimo, anzi previsto dal protocollo di sicurezza. Ma dall’anno dopo le vacanze sulla neve si fanno partendo in macchina, “oppure te le fai da solo: perché io non voglio dover sopportare polemiche assurde per colpa tua”. Proprio nel corso della trasmissione Rivelo, Matteo Renzi ha voluto ringraziare pubblicamente la donna della sua vita per l’atteggiamento discreto ma mai distaccato avuto nei suoi confronti: “Sono grato a mia moglie per aver tenuto una posizione che lì per lì non ho capito e forse nemmeno apprezzato, quando nel 2014 ha deciso di non trasferirsi e di non partecipare alla vita quotidiana romana… Una scelta per tenere al riparo i nostri figli Francesco, Emanuele ed Ester”.