Matteo Renzi a tutto tondo sulla corsa al Quirinale ai microfoni del Corriere della Sera. Il leader di Italia Viva ha fatto il punto sull’elezione del presidente della Repubblica a sette giorni dal via e ha una certezza, l’erede di Mattarella non sarà Silvio Berlusconi: «Nel vertice di venerdì è emerso che il sogno quirinalizio di Berlusconi non ha i numeri. Che tristezza leggere di telefonate ai singoli parlamentari».
Matteo Renzi ha definito ridicoli gli «show telefonici» registrati negli ultimi giorni in vista dell’elezione del capo dello Stato, invocando un’intesa: «Torniamo alla sana politica e troviamo un nome di prestigio per l’Italia, in patria e all’estero». Passando all’ipotesi Draghi, l’ex premier considera Draghi una garanzia sia a Palazzo Chigi che al Colle, ma ha tenuto a precisare:«Non ci possiamo permettere elezioni politiche nel 2022 e nemmeno un governo fotocopia senza il premier: il valore aggiunto di questo esecutivo è Draghi, non i singoli ministri».
MATTEO RENZI APRE AL GOVERNO DEI LEADER
A proposito della proposta di Matteo Salvini di un governo dei leader, Matteo Renzi non ha chiuso le porte. «Crisi energetica, Pnrr da attuare, riforme da calendarizzare: può avere un senso coinvolgere le prime linee dei partiti», l’analisi del senatore di Rignano, per poi ribadire che il suo partito è pronto a votare un candidato presidente della Repubblica di Centrodestra se rispetta l’identikit del capo dello Stato stabilito dalla Costituzione: «Non c’è scritto da nessuna parte che il capo dello Stato non debba venire dal mondo della destra. Se non è mai accaduto, è perché la destra non ha mai vinto le elezioni nell’anno del Quirinale: causalità, non precetto costituzionale». Matteo Renzi ha poi stroncato Giuseppe Conte: «Se ho capito cosa vuole? No, non l’ho capito. Ma la tranquillizzo: non l’ha capito nemmeno Conte. Cerca solo di dare l’impressione di essere in partita. Lo fa soprattutto per i suoi: la dialettica interna ai grillini è pesante. Conte vorrebbe andare ad elezioni nel 2022: sa che se si vota a scadenza naturale, Di Maio gli riprende il posto».