«La campagna di queste ore serve a indebolirmi per il Quirinale»: questa la stoccata di Matteo Renzi nel corso della lunga intervista rilasciata a Non è l’arena. Il leader di Italia Viva ha analizzato diversi dossier scottanti e, dopo una battuta sul confronto-scontro con Travaglio – «Ho accettato il confronto perché stanno dicendo un sacco di balle» – si è soffermato sull’emergenza sanitaria: «Il lockdown facciamolo solo per quelli non vaccinati, tipo Austria. Io sono su questa linea e sono d’accordo anche con la terza dose subito».
Matteo Renzi è poi tornato sulle vibranti polemiche per l’incontro con l’agente dei Servizi Mancini, lanciando una frecciatina all’ex premier Giuseppe Conte: «Io non ho mai chiesto di incontrare qualcuno dei Servizi. Mancini, come ha fatto con altri leader politici, mi ha chiesto un incontro. Ma c’è un punto sulla vicenda dei Servizi: perché Conte continuava a volere la delega ai Servizi e nelle conversazioni tra Arcuri e Benotti si dice “da Palazzo Chigi mi dicono che c’è un’inchiesta, lascia stare”».
MATTEO RENZI, LA STOCCATA A BERSANI
«Matteo Renzi non poteva fare del partito la propria cassa», l’accusa di Bersani al leader di Italia Viva a proposito del caso Open. La replica dell’ex primo ministro è tranchant: «Penso che sulla vicenda Open non ho niente da temere. A Bersani vorrei dire che prima di parlare di me e di finanziamento alla politica, dovrebbe avere il coraggio di dire come mai prendeva i soldi dai Riva a Taranto, se anziché finanziare lui e la sua campagna elettorale quei soldi fossero andati per fare delle operazioni per Taranto…». Matteo Renzi ha rimarcato: «Io a Taranto i soldi non li ho presi da Riva come ha fatto Bersani, io li ho portati con il mio governo per sistemare le cose. Quando parla di finanziamento alla politica, dovrebbe spiegare cosa ha fatto lui a Taranto e quando era segretario del partito».