«Si può sempre fare meglio e credo che sia anche giusto criticare, com’è stato giusto criticare il fatto che abbiamo perso un po’ di tempo sulle terze dosi. Ma c’è un punto che vorrei porre all’attenzione di tutti: evitiamo i toni dell’isteria. Il nostro scopo oggi è quello di vaccinare sempre di più con le terze dosi, e in prospettiva con le quarte»: così Matteo Renzi ai microfoni di In onda.



Dalla pandemia alla corsa al Quirinale, tanti i temi trattati dal leader di Italia Viva, che ha commentato così la decisione del governatore campano De Luca di chiudere le scuole: «Ha ragione De Luca a chiedere più semplicità, ma dire io chiudo le scuole è sbagliato: uno, perché non fai come ti pare. E due, perché allora chiudiamo tutto». A proposito del futuro del governo, Matteo Renzi ha sbeffeggiato così l’ipotesi Di Maio-Chigi in caso di elezione al Colle per Draghi: «È più credibile pensare che io giochi al posto di Vlahovic centravanti della Fiorentina che Di Maio faccia il Presidente del Consiglio. Non esiste, perlomeno non in questa legislatura e io credo anche in futuro».



MATTEO RENZI TRA DRAGHI E BERLUSCONI

Nel corso dell’intervista al programma in onda su La7, Matteo Renzi ha elogiato Mario Draghi e non s’è sbilanciato sul futuro del primo ministro: «Non c’è un italiano con la stessa autorevolezza, è un bene per questo Paese. Può fare perfettamente il presidente del Consiglio o il Presidente della Repubblica, il punto è che ci vuole la politica per capire qual è lo scenario con Draghi a Palazzo Chigi o con Draghi al Quirinale». Una battuta anche sul rapporto con Silvio Berlusconi, altro autorevole candidato per il dopo Mattarella: «Non lo vedo da sette anni, da quando ruppe il patto del Nazareno mettendosi contro la candidatura di Mattarella al Quirinale. E non lo sento da agosto».

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