Dall’elezione diretta del premier all’azione non soddisfacente del governo, Matteo Renzi a tutto tondo in conferenza stampa al Senato. Il leader di Italia Viva ha esordito firmando il “ddl di revisione costituzionale: disposizione per l’elezione diretta del presidente del Consiglio dei ministri in Costituzione, che il governo Meloni non ha avuto la forza di fare”.
L’ex premier non ha lesinato critiche all’esecutivo: “Chiacchiera, chiacchiera, ha un grande consenso ma fa melina”. Il disegno di legge messo sul tavolo sulla carta ha la maggioranza, ha aggiunto: “Ricordo anche che era nel programma del Terzo polo: vediamo chi ci sta”. Sempre su Calenda: “A Carlo capita di dare risposte su quello che penso io, ma io non mi permetto di dare risposte su quello che pensa lui. L’elezione diretta del premier era sul nostro programma, questo lo posso dire”.
La conferenza stampa di Renzi
Nel corso del suo intervento in conferenza stampa a Palazzo Madama, Renzi ha invitato il presidente La Russa a cancellare le ferie: “C’è la mia proposta, il ddl di iniziativa Renzi e Paita, contro il dissesto idrogeologico e per il ripristino di Casa Italia e Italia sicura. Se il governo ha voglia di lavorare, la settimana prossima si cancellano le ferie, si vota questa proposta e in due giorni si dimostra che il Parlamento ha voglia di lavorare”. Il senatore di Rignano si è poi soffermato sul caso Santanchè, ribadendo la linea garantista di Italia Viva: “Non abbiamo mai immaginato di usare le vicende giudiziarie. Non abbiamo partecipato al voto perché questo modo di fare inaugurato da centrodestra e grillini contro di noi, non ci appartiene. Questo non vuol dire che sosteniamo il governo, se domani si va in Aula io voto sfiducia a Meloni, non siamo politicamente dalla loro parte siamo contro, ma non saremo mai tra coloro che utilizzano le vicende giudiziarie per attaccare gli avversari: questo sta in Costituzione e si chiama garantismo. Poi spetta a ciascuno valutare sulla propria posizione in base all’opportunità”.