«Sulla giustizia ci sono tre grandi temi. Uno riguarda il vero problema che è il rapporto magistratura-politica: è un tema che va avanti da 30 anni, lo chiamo “la guerra dei trent’anni”. Spero che questa guerra finisca con il nuovo Csm»: così ha esordito Matteo Renzi ai microfoni di Quarta Repubblica. Il leader di Italia Viva ha poi aggiunto: «Un secondo tema riguarda me: io ho una collezione di avvisi di garanzia, è incredibile come queste cose a mio giudizio non stiano né in cielo né in terra. Chi è indagato però deve stare tranquillo e avere il coraggio di andare in tribunale per verificare le varie questioni. Chi conosce Presta sa che non può fare una cosa che non sia regolare e perfetta: il tentativo di metterlo in mezzo mi è dispiaciuto molto, ne avverto la responsabilità, ma penso anche “male non fare e paura non avere”».



Matteo Renzi ha poi lanciato una stoccata alla magistratura fiorentina nell’ambito del caso Open: «Il terzo tema è la scandalosa invasione di campo sul processo Open, c’è un pm a Firenze che vuole decidere le forme organizzative della politica. E’ casualmente lo stesso dei miei genitori, che è andato a sequestrare i telefoni di 40 persone perché hanno finanziato la stazione Leopolda. Non si va a fare una cosa del genere. La Corte di Cassazione ha definito questo sequestro “onnivoro e un inutile sacrificio di diritti”. Quello è uno scandalo, il tentativo della magistratura fiorentina di fare fuori il sottoscritto e Italia Viva».



MATTEO RENZI STRONCA ERMINI

Nel libro “Contro corrente” Matteo Renzi s’è preso una parte di responsabilità per la nomina di Legnini e Ermini al Csm, nel corso del suo intervento ai microfoni di Porro: «Io riconosco le mie responsabilità e ci sono delle cose che non trova da altra parte, con documenti comprovati. Quando dico che noi abbiamo nominato Legnini e Ermini dico la verità e mi assumo quota parte dell’errore: io ho profondo rispetto per il Csm. Ma a me ha molto colpito quando ha fatto finta e ipocritamente archiviato le cene di Palamara, Ferri e Lotti come un vizio e un errore, dando la responsabilità a quei tre. Ma quelle cene sono state l’unico elemento per il quale Ermini è stato nominato vicepresidente del Csm – l’affondo di Matteo Renzi – Ermini è stato selezionato in una di quelle cene e le cene non le facevano solo quei tre, ma tutti. Io, che non le facevo, mi prendo una quota parte di responsabilità, ma tutti i politici hanno fatto delle cene, è un dato di fatto. Io cambierei questo sistema, sarei per il sorteggio». Matteo Renzi ha poi confermato il suo supporto ai referendum sulla giustizia promossi da Lega e Radicali: «Io non sono convinto fino in fondo dei quesiti, alcuni dei quali li avrei preferiti formulati in altro molto, ma ho deciso di firmarli: lo faccio perchè credo che si debba dare una bella spinta verso una riforma della giustizia».

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