Non si placano le polemiche su Matteo Renzi e sul suo legame con l’Arabia Saudita. L’ex presidente del Consiglio è stato travolto da una bufera per l’ormai famosa intervista al principe reggente Mohammed bin Salman, complici alcune affermazioni che hanno mandato su tutte le furie diversi partiti politici. Ma non è finita qui: secondo Domani, il leader di Italia Viva lavorerebbe direttamente per il membro della famiglia reale Al Saʿūd



Secondo quanto ricostruito dal quotidiano, Matteo Renzi sarebbe tra i grandi protagonisti del maxi-progetto di bin Salman di trasformare l’Arabia Saudita nel Paese leader del turismo musulmano nell’età post-petrolifera. A conferma di ciò la presenza dell’ex primo ministro italiano al concerto annuale organizzato dal principe reggente per celebrare il progetto turistico, che ha visto inoltre come special guest Andrea Bocelli. Un piano non qualunque: parliamo, spiega Domani, della più importante vetrina internazionale del regime.



“MATTEO RENZI LAVORA PER BIN SALMAN”

Qui si apre il grande problema del conflitto di interessi. La presenza di Matteo Renzi alla presentazione del maxi-progetto testimonierebbe il lavoro parallelo a quello da senatore, considerando che il senatore di Rignano è tra i membri dell’advisory board della Royal Commissiono of Alula (RCU) presieduta da bin Salman. Riflettori accesi anche su un altro evento, quello del 2 aprile intitolato “Al bivio: può Alula dare inizio a un futuro sostenibile?” : Domani evidenzia che Matteo Renzi ha partecipato via Zoom. Un altro tema particolarmente delicato è quello legato ai compensi percepiti dal capo politico di Italia Viva, già travolto dalle polemiche per la consulenza saudita da 80 mila euro per la Future Investment Initiative. Non sono disponibili cifre, ma il quotidiano rimarca che le retribuzioni non riguardano le conferenze né gli eventi singoli come interviste e meeting, ma sono riconoscimenti per incarichi più ampi.

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