“Che fosse nell’aria è sicuro. La vicenda ucraina va avanti da otto anni, dal febbraio del 2014. In quel momento inizia il grande freddo tra Ue e Russia. Io ho una mia opinione: Putin si muove sulla base delle debolezze vere o presunte che incontra nell’Occidente. Nel febbraio 2014 aveva visto la debolezza degli americani in Siria qualche mese prima”: così Matteo Renzi sulla crisi in Ucraina ai microfoni de L’aria che tira.
Il leader di Italia Viva ha analizzato le forme nuove del conflitte, legate alla rivoluzione tecnologica: “Questo non è un reality show, questa è la guerra, che paradossalmente i social rendono più arcaica e contemporanea. Non avremmo mai immaginato di vedere una diretta Instagram del presidente Zelensky che cerca di rispondere a uno schieramento old style dei russi. E c’è un racconto innovativo, con la diretta Instagram e lo Zoom”.
MATTEO RENZI INVOCA ANGELA MERKEL
Matteo Renzi ha poi analizzato la situazione dal punto di vista geopolitico: “Io credo che Putin abbia agito con una strategia lucida, pericolosa e devastante ma lucida. Si è fatto due conti: sapeva che l’Occidente avrebbe inasprito le sanzioni precedenti. Io ho una preoccupazione, non si sottovaluti l’atteggiamento di Putin”. Matteo Renzi ha poi citato l’asse tra Mosca e Pechino: “Putin ha una strategia che ha costruito con la Cina in questi anni. L’Europa è sempre meno al centro del mondo. Noi europei siamo il 7% del mondo, il nulla rispetto agli altri. Putin ha una questione energetica che può affrontare insieme alla Cina e non sottovalutiamo ciò che sta facendo l’India”. Come affermato già nelle scorse ore, Matteo Renzi ha rilanciato il possibile intervento di Angela Merkel per tentare una mediazione tra Russia e Ucraina: “Il negoziato ha sempre senso. Noi condanniamo Putin per l’aggressione, ma da una situazione così ingarbugliata se ne esce con la politica e con la diplomazia. Perchè Bruxelles non batte un colpo? Secondo me la persona più autorevole in questo momento è Angela Merkel: dobbiamo dare uno spazio alla diplomazia, altrimenti rischiamo di farci male”.