Il capitolo Mes, gli Stati generali ma non solo: Matteo Renzi è un fiume in piena nella lunga intervista rilasciata ai microfoni di QN. Il leader di Italia Viva si è soffermato sulla kermesse in programma in questi giorni a Villa Pamphilj, importante per passare dalle chiacchiere ai fatti: «Dobbiamo tagliare le tasse, non limitarci alla cassa integrazione. Dobbiamo sbloccare i cantieri, non moltiplicare le riunioni. Dobbiamo dare speranza, non governare con la paura. Se queste cose finalmente accadranno gli Stati Generali saranno stati utili».



Dopo aver bacchettato l’opposizione per aver risposto picche all’invito del premier Conte, Matteo Renzi si è soffermato sul contributo dell’Europa ed in particolare sul tanto discusso Mes: «I soldi del Mes non sono soldi per Italia Viva, ma sono soldi per l’Italia. I grillini fingono di essere contrari, ma sono pronti a cedere. Un prestito a quelle condizioni può essere rifiutato solo da chi non ha problemi di soldi. Sfortunatamente non è il caso dell’Italia. Chiederemo quel prestito, otterremo quei soldi, i grillini se ne faranno una ragione».



MATTEO RENZI: “ECCO IL NOSTRO PIANO SHOCK”

Matteo Renzi e Italia Viva nelle ultime settimane hanno lanciato il cosiddetto Piano Shock, un progetto con idee mirate a far ripartire l’Italia dopo l’emergenza coronavirus e la conseguente emergenza economica. Renzi ha citato gli ingenti investimenti in infrastrutture: «Quando ho proposto di spendere 120 miliardi per le infrastrutture il mio amico Zingaretti ha ironizzato dicendo “Ammazza oh, non sapevo ci fossero cosi tanti soldi”. Qualche ora fa il ministro Paola De Micheli del Pd ha rilanciato e ha detto che ce ne sono pronti oltre 200. A chi lo dice adesso “Ammazza oh”? Come per il Ponte sullo Stretto, dove anche Franceschini sposa la tesi che ho rilanciato ne “La mossa del cavallo”. Basta avere tempo e la realtà si prende la rivincita sugli slogan: è successo per il titolo V, per la mia richiesta di riaprire le scuole, per il JobsAct, per Industria 4.0 e i PIR. Succederà anche per il Piano Shock». Infine, chiudendo l’intervista ai microfoni del QN, Matteo Renzi ha risposto così alle accuse di Alessandro Di Battista: «Ma come si fa a commentare uno come Di Battista? Ricordo ancora quando disse che Obama era un golpista. Uno come Di Battista in un Paese civile lo aiutano, non lo intervistano».

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