Matteo Renzi lascia la Commissione Tesoro per trasferirsi in quella Giustizia. Ad annunciarlo è lo stesso leader di Italia Viva nella eNews: “Ho accolto una bella idea di Enrico Costa e grazie alla disponibilità di Ivan Scalfarotto e Lella Paita abbiamo deciso che nelle discussioni sulla riforma Nordio io mi trasferirò in Commissione Giustizia lasciando la mia commissione a Ivan”.



Il lavoro avverrà in sinergia con Enrico Costa. Prosegue infatti l’ex PD: “Dunque seguirò personalmente dalla Commissione il Ddl Nordio e con Enrico Costa abbiamo deciso che lavoreremo gomito a gomito presentando emendamenti insieme e giocando di sponda, lui alla Camera, io al Senato. Mi sembra un buon modo per provare ad affermare le idee su cui abbiamo lavorato al Governo insieme e su cui abbiamo fatto campagna elettorale insieme: ci proveremo!”.



“Una riforma vera serve a tutti”

Dopo aver preso la decisione di trasferirsi in Commissione Giustizia, Matteo Renzi spiega ancora: “A proposito di riforma della giustizia, ha ragione Paolo Mieli questa mattina sul Corriere della Sera. Anziché inseguire i fantasmi dell’ennesima contrapposizione ideologica, esasperata nel dibattito anche di questa ultima settimana, sarebbe utile recuperare lucidità e fare una riforma vera, che serve a tutti”, sottolinea Renzi.

L’ex Premier, nella eNews, sottolinea poi che la “nuova sinistra è molto ideologica. Maurizio Landini spiega oggi perché per lui il salario minimo è ‘solo l’inizio’ di una serie di battaglie per superare il JobsAct. L’obiettivo di certa sinistra è come al solito la nostra politica sul lavoro: jobsact, industria 4.0, irap, costo del lavoro, pir, super ammortamento, eccetera… Landini è così: anziché far opposizione alla Meloni preferisce farla al ricordo del nostro Governo. Contento lui, contenti tutti. Io preferisco l’idea della partecipazione dei lavoratori agli utili”, conclude.