Matteo Renzi

a tutto tondo ai microfoni di Zona Bianca. Il leader di Italia Viva ha esordito parlando della proposta dem della tassa di successione: «Il bonus 18enni è una buona cosa che ci ha copiato anche Macron, l’idea di dare una mano ai giovani è sacrosanta ma l’idea di alzare le tasse è una follia: io non riesco a capire come si possa in un momento di crisi arrivare a proporre di alzare le tasse. Noi siamo tutti d’accordo che chi ha di più deve pagare di più e che chi ha meno deve pagare di meno: questo è un principio che sta nella Costituzione, si chiama progressività».



Matteo Renzi ha poi parlato di Enrico Letta: «Tante volte dicono che il problema tra me e Letta è il famoso “stai sereno” ma non è così. Nel 2013 Letta alzò le tasse, alzò l’Iva dal 21% al 22%. Io dissi che era una follia, quando diventai premier scelsi di eliminare l’Imu prima casa, di abbassare l’Irap e fare Industria 4.0. Per me le tasse devono essere buttate giù. Noi siamo uno dei Paesi che tassa più di tutti. E’ un atto di masochismo proporre di aumentare le tasse, devo dire che Draghi è stato bravissimo nel dire che è il momento di dare ai cittadini e non di prendere».



MATTEO RENZI: “LETTA CACCIATO DA CHI POI LO HA RICHIAMATO DA PARIGI”

Nel corso della lunga intervista, Matteo Renzi ha tenuto a precisare un punto: «Quando tutti impareranno a guardare in avanti sarà un grande giorno. Vorrei ricordare che nel 2014 fu tutto il Pd a voler cambiare Letta, compresi quelli che lo hanno richiamato da Parigi. A me Letta sta simpatico, ma lui le tasse le vuole alzare ed io le voglio abbassare». Altro tema che mette in contrasto Matteo Renzi e il Partito Democratico è la commissione d’inchiesta su Arcuri: «Io spero di non essere in contrasto con nessuno. Abbiamo avuto 125 mila morti per il Covid, con Draghi c’è stata una svolta, ma ci sono circa 125 mila italiani morti. Mi chiedo se in tutte queste spese di Arcuri – su mascherine, banchi a rotelle, gel, ventilatori cinesi malfunzionanti garantiti da D’Alema – se qualcuno avesse rubato su oltre 1 miliardo di euro di approvvigionamenti con tutti questi morti, riterrei questa cosa uno scandalo peggiore di Tangentopoli e del terremoto dell’Irpinia. Fanno le commissioni di inchiesta per le sopracciglia di Renzi, io dico di andare a vedere se nei numerosi incarichi dati dal commissario Arcuri ci sono state delle persone che si sono mangiate i soldi degli italiani». Matteo Renzi ha poi commentato il dibattito sulla riforma della giustizia: «E’ una crisi profonda, l’emblema è il dottor Davigo e il suo atteggiamento di cui parleremo in altra circostanza. La riforma del Csm è una priorità. Una proposta semplice che permetterebbe di non cambiare la Costituzione è quella di non fare le elezioni ma andare a una forma di sorteggio, questo vorrebbe dire ammazzare le correnti».