«Oggi l’Italia ha un orizzonte più serio e più solido, in Italia ha vinto la politica ed ha perso il populismo: l’arrivo di Draghi è la sconfitta del populismo e il trionfo della politica. Chi lo nega, nega la realtà»: così Matteo Renzi nel corso della quarta Assemblea nazionale di Italia Viva. Il senatore di Rignano ha fatto il punto della situazione ad un mese dalla nascita del governo Draghi, esprimendo grande soddisfazione: «Se non avessimo promosso la crisi di governo e proposto un cambio radicale, oggi l’Italia sarebbe in una crisi nera, invece Mario Draghi presiederà un G20 importante, che l’Italia avrà il compito di dirigere».
Matteo Renzi ha rimarcato il ruolo svolto da Italia Viva nel corso della legislatura: «Noi siamo quelli che nel 2019 hanno bloccato l’operazione di Salvini che chiedeva i pieni poteri, mentre il gruppo dirigente del Pd chiedeva di andare a votare, e allo stesso modo siamo quelli che quando si è trattato di cambiare, con uno scatto in avanti, hanno creato le condizioni per un governo guidato da Mario Draghi e non da Giuseppe Conte. Io non ho nostalgia di Ciampolillo, la star dei talk show, e della caccia al parlamentare».
MATTEO RENZI: “PD? SVOLTA CON LETTA, MA SERVONO FATTI”
Matteo Renzi non ha poi risparmiato frecciatine ai riveli: «Gli illuminati dicevano “o Conte o morte”, penso che di quella stagione durata fortunatamente poco avremo un ricordo da film dell’orrore. L’idea che la comunicazione e l’informazione stiano tornando a un livello di accettabilità e normalità è un punto molto importante: non ho nostalgia di quando Rocco Casalino da Palazzo Chigi dettava la linea con le sue veline». «C’è stato un Partito Democratico sotto incantesimo, con Conte unico elemento di coesione del Centrosinistra, ora invece c’è una possibilità diversa perché il M5s è dilaniato e diviso», ha aggiunto Matteo Renzi: «Quelli che dicevano “o Conte o morte” sono andati a casa, noi siamo qui. Quelli che ci dicevano “vi asfalteremo” sono andati a casa, noi siamo qui. E già, siamo sempre qua». Poi una battuta sul cambio alla segreteria Pd: «Il Pd guidato da Enrico Letta rappresenta oggettivamente una svolta rispetto all’epoca di Zingaretti, ma bisogna passare dalle parole ai fatti».