Matteo Ricci, sindaco di Pesaro ed esponente del Pd, è intervenuto nella mattinata di oggi, venerdì 2 luglio 2021, ai microfoni di “Coffee Break”, trasmissione in onda su La 7 per analizzare l’attuale quadro economico e politico in Italia. Così, dopo un breve cappello introduttivo nel quale il primo cittadino ha evidenziato che, a suo dire, questo Governo deve muoversi con pragmatismo, mantenendo le cose che funzionano ed eliminando quelle invece inutili e obsolete, in merito al PNRR ha dichiarato: “Con le regole attuali non ce la faremo, nonostante l’impegno di Brunetta e il Dl Semplificazioni. In questo momento in Italia per realizzare un’opera da 100 milioni di euro occorrono 15 anni di tempo e per un’opera da un milione ne servono 5”.



Secondo Ricci il nostro Paese dovrebbe spingere e semplificare molto di più, tanto per quanto concerne il settore dei privati, quanto per quello che riguarda gli investimenti pubblici, che incarnano una sfida alla ripresa economica. “Noi amministratori purtroppo ci rendiamo conto di quanto tempo ci voglia per fare una cosa in Italia: il Paese entro il 2026 con queste regole non ce la può fare e non si potrà pensare prima di allora a un commissariamento sul modello del ponte di Genova, in quanto sarebbe un fallimento della democrazia”.



MATTEO RICCI: “PD VUOLE ALLEANZA VINCENTE, MA AL M5S AVREBBE DOVUTO ESSERCI CONTE…”

Ai microfoni di “Coffee Break”, il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, ha asserito che il Pd si pone il problema di costruire un’alleanza solida per vincere le prossime elezioni. A sinistra, in questo momento, però, “l’unico pilastro è proprio il Pd, dunque noi potremmo anche beneficiare di qualche punto percentuale, ma siamo preoccupati dalla frammentazione del quadro politico. Già ora il 13% dei partiti di Centrosinistra è frammentato in piccolissime parti e, se si spaccherà anche il Movimento Cinque Stelle, lo schieramento di forze alternativo alle Destre diventerà eccessivamente frantumato”.



La soluzione, in ogni caso, non può neanche essere rappresentata da una corsa in solitaria, tanto che il Pd sta pensando a una coalizione guidata proprio dal partito di Enrico Letta. “Del resto – ha asserito Ricci – a Destra Salvini e Meloni si detestano, ma alla fine si alleano, perché sanno che alle amministrative se non ti allei concedi un vantaggio all’altro lato politico. Certo, un Movimento Cinque Stelle guidato da Giuseppe Conte sarebbe stato molto più vicino e compatibile con le idee del Partito Democratico…”.