Il primo intoppo per Matteo Rizzolo ne La Caserma è arrivato proprio con l’uso delle armi. Quando Capo Daretti si è presentato davanti alle reclute con i simulacri pronto a spiegare loro come usarli e come tenerli in mano, ecco che i giovani concorrenti del docureality non hanno reagito tutti allo stesso modo tanto che proprio il loro superiore ci ha tenuto a precisare che non possono farsi del male visto che sono delle perfette copie ma che non sparano davvero. I ragazzi sono stati chiamati ad addestrarsi con un vero e proprio percorso di guerra in cui i bersagli sono stati attaccati ad una serie di alberi da colpire con il laser colorato e mentre la Santoro si è sciolta in lacrime pensando alle sue paure di bambina quando i suoi genitori partivano in missione, Matteo Rizzolo si è detto davvero poco propenso all’uso delle armi perché è proprio qualcosa che non concepisce. In molti si sono chiesti allora il perché della sua presenza nella Caserma, come andrà a finire per lui?
Matteo Rizzolo, La Caserma, prova a mettersi in gioco ma le “armi lo disturbano”
Ma chi è Matteo Rizzolo e cosa faceva nella vita prima di arrivare a La Caserma? La giovane recluta ha 21 anni, è nato a Palermo ma vive a Parma, dove si divide tra lo studio e lo sport. Lui stesso ha raccontato di essere uno studente all’Università di Parma dove frequenta il corso di scienze motorie, sport e salute ma quando era ragazzo lo sport lo praticava visto che giocava a calcio e faceva il portiere e forse per questo ha promesso di seguire le regole e il lavoro duro: “Io in caserma rispetterò le regole. Capisco che è un mondo fuori dalla vita quotidiana. Fisicamente non so se ce la farò, però… siamo qua!”. Come finirà per lui?