Il ministro dei trasporti e delle infrastrutture, Matteo Salvini, ha parlato al termine del G7 che si è concluso oggi a Milano, annunciando l’approvazione di un documento in cui viene indicato il ruolo della neutralità energetica e tecnologica, così come si legge sul sito dell’agenzia di stampa Ansa. “Abbiamo approvato una dichiarazione di 67 punti – ha detto il leader del Carroccio – un lavoro abbastanza corposo con 2 passaggi sostenuti dal governo italiano, il 19 e il 40. Uno è sulla transizione ecologica, che il G7 conferma, però priva di ideologia, improntata al buon senso, tanto che al punto 19 si parla di ‘neutralità tecnologica’, che è quello a cui come Italia, come ministero e come partito abbiamo sempre puntato, perché non tutto è solo elettrico”.



Un accenno anche alle auto elettriche, da sempre osteggiate dal titolare dei trasporti, precisando che: “Sono per il libero mercato però è chiaro che alcune regole imposte dall’Ue non ci mettono in condizione di competere ad armi pari con gli altri paesi”.

MATTEO SALVINI SULLE CASE GREEN

“Quindi – ha proseguito Salvini – mettere nero su bianco come G7 che il fatto che si parli di risultati e di neutralità dal punto di vista tecnologico e si citino carburanti alternativi, il dialogo costruttivo con gli operatori privati, e i biocarburanti sostenibili significa lasciare aperto uno spazio anche al motore a combustione interna, altrimenti da qui a pochi anni sarà il suicidio economico”. Matteo Salvini ha parlato anche della direttiva sulla Casa Green, approvata ieri dall’Ue, definendola “il colpo di coda di una commissione con le idee confuse”, e ironizzando sul fatto che si tratta di una “direttiva sulla ‘casa black’, è una tassa, l’ennesima eurotassa”.



Per Salvini “Non c’è bisogno ritassare la casa”, precisando che come ministero stanno cercando di “stimare il costo”, che su alcuni giornali parte da 30mila euro fino ad un massimo di 80mila euro, “per 5 milioni i di famiglie nei prossimi anni”. Salvini ha precisato anche: “Ha fatto bene il ministro Giorgetti e lo dico a nome del governo e anche a nome della Lega di cui è vicesegretario della Lega in totale sintonia con il segretario, a chiedere ‘chi paga?’.

MATTEO SALVINI E LE PAROLE SU PONTE DELLO STRETTO A UCRAINA

Fra gli argomenti trattati anche il Ponte sullo Stretto, che il leghista spiega che “E’ uno dei temi su cui più mi hanno chiesto informazioni i colleghi al G7. Mi hanno chiesto quando lo facciamo e quando lo inauguriamo e ho già invitato la commissaria Ue Valean nel 2032 all’inaugurazione (ndr)”. Salvini definisce solo “rumore di fondo” le polemiche locali, “perché le grandi opere all’estero sono viste come qualcosa di assolutamente necessario”.



Infine le parole sull’Ucraina, di cui si è discusso della ricostruzione: “Un incontro molto positivo con il mio omologo ucraino ma anche con 30 tra le principali industrie italiane, pronte già da domani”, sottolineando che comunque per ricostruire “è chiaro ed evidente, lo dico da vicepremier, che per ricostruire devono tacere le armi, devono smettere di volare i missili e le bombe devono smettere di fare morti”. Salvini sia augura che il 2024 sia un anno di pace: “Arrivano notizie drammatiche, ma conto che tutti i leader mondiali, europei in primis, usino parole di pace, abbiano proposte di pace e che nessuno più ipotizzi l’invio di soldati europei a morire oltre confine”.